Fini rinnova l’invito a Berlusconi: “Dimettiti”

di Redazione

Gianfranco FiniROMA.Berlusconi si dimetta. Il governo deve cambiare agenda perché se persino una forza come l’Udc dice che Berlusconi deve dimettersi e si deve fare punto e a capo per poi ripartire, non può essere considerato come una provocazione o un’offerta irricevibile”.

È il suggerimento che Gianfranco Fini lancia al presidente del Consiglio, incontrando I Magnifici Cento, il movimento della società civile fondato nel 1993 da Giuseppe Consolo. “È vero che a volte i giornali mistificano, ma non si può sempre prendersela con l’informazione. Bisogna aver l’onesta intellettuale di dire che certe cose non sono state realizzate e non si può sempre dire che la colpa è degli altri”, ha aggiunto il presidente della Camera.

LEGGE ELETTORALE.Il presidente della Camera ha ribadito le sue critiche all’attuale legge elettorale e al premio di maggioranza a Montecitorio che assegna il 55% dei seggi alla coalizione che ottiene la maggioranza relativa. “Questa è la ragione per cui qualcuno vorrebbe andare a votare, e questa è la ragione per cui non ci si andrà. La Dc fu accusata di legge truffa perché dava il premio di maggioranza a chi aveva il 50,1%. Ora basterebbe il 30% per avere il 55%”.

“NESSUN TRADIMENTO”.Poi, ammonisce il leader di Futuro e libertà, “dobbiamo smetterla di pensare in maniera contrapposta: non ci sono traditori di qua, come non ci sono camerieri di là. Basta accusare di tradimento, come basta accusare chi sta sempre muto di là”. Comunque Fini ha trovato un punto di intesa con il presidente del Consiglio: “Ha ragione a dire che andare al voto adesso è da irresponsabili”. Poi il capo di Montecitorio ha ripetuto un concetto già espresso in precedenza: “Vincere le elezioni non significa essere abilitati a comandare, ma avere l’onere di governare e rispettare le istituzioni. Come fa Berlusconi a dire “se non ho la fiducia si va alle elezioni”? È il capo dello Stato che decide”.

RIFORME.Secondo Fini la riforma della giustizia “va fatta nell’interesse dei cittadini che non vedono rispettati i propri diritti”, ma “diciamo no ai salvacondotti” e “alla resa contro gli avversari. È possibile che siano tutti “avversari”?. Gli esponenti della sinistra sono avversari ma non possono essere demonizzati. Berlusconi faccia appello a tutte le forze responsabili perché l’interesse generale deve prevalere sul personale”. Fini poi, pur comprendo la proteste di studenti e ricercatori, annuncia il voto favorevole del suo partito sulla riforma dell’università: “La riforma Gelmini è positiva e Fli la voterà”.

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