Papa: “I bambini abusati sono come martiri”

di Redazione

Benedetto XVI LONDRA. Le “immense sofferenze” causate dai preti pedofili alle loro vittime fanno parte delle “prove e tribolazioni” che ci sono “nella vita della Chiesa” tra cui quelle dei “martiri di ogni tempo”.

Lo ha affermato Benedetto XVI nell’omelia della messa nella cattedrale di Westminster, a Londra, nella terza giornata della sua visita in Gran Bretagna. Parlando delle “prove e tribolazioni” nella vita della Chiesa, tra cui quelle dei “martiri di ogni tempo” e dei “nostri fratelli e sorelle nel mondo, che ancora oggi soffrono discriminazione e persecuzioni per la loro fede cristiana”, il Papa ha detto di pensare “anche alle immense sofferenze causate dall’abuso dei bambini, specialmente nella Chiesa e da parte dei suoi ministri”. “Esprimo soprattutto il mio profondo dolore alle vittime innocenti di questi inqualificabili crimini, – ha continuato – insieme con la speranza che il potere della grazia di Cristo, il suo sacrificio di riconciliazione, porterà profonda guarigione e pace alle loro vite”. “Riconosco anche, con voi, – ha aggiunto – la vergogna e l’umiliazione che tutti abbiamo sofferto a causa di questi peccati; vi invito a offrirle al Signore con la fiducia che questo castigo contribuirà alla guarigione delle vittime, alla purificazione della Chiesa ed al rinnovamento del suo secolare compito di formazione e cura dei giovani”. “Esprimo la mia gratitudine – ha concluso – per gli sforzi fatti per affrontare questo problema responsabilmente, e chiedo a tutti voi di mostrare la vostra sollecitudine per le vittime e la solidarietà verso i vostri sacerdoti”.

“LAICI INDISPENSABILI”.Benedetto XVI ha poi fatto appello “all’indispensabile ruolo” dei laici cattolici nel “portare avanti la missione della Chiesa” attraverso “lo sforzo di servire da fermento del Vangelo nella società”, ricordando il richiamo del Concilio ai “fedeli laici”. “Quanto ha bisogno la società contemporanea di questa testimonianza! – ha sottolineato Ratzinger – Quanto abbiamo bisogno, nella Chiesa e nella società, di testimoni della bellezza della santità, testimoni dello splendore della verità, testimoni della gioia e libertà che nascono da una relazione viva con Cristo!”. Secondo il Pontefice, “una delle più grandi sfide che oggi dobbiamo affrontare è come parlare in maniera convincente della sapienza e del potere liberante della parola di Dio ad un mondo che troppo spesso vede il Vangelo come un limite alla libertà umana, invece che come verità che libera le nostre menti e illumina i nostri sforzi per vivere in modo saggio e buono, sia come individui che come membri della società”.

MESSA A WESTMINISTER. La messa è iniziata alle 10 (le 11 italiane) nella cattedrale cattolica di Westminster, gremita di fedeli; presente alla celebrazione il primate anglicano Rowan Williams. Diverse migliaia di persone, soprattutto giovani, non hanno trovato posto all’interno e hanno assistito al rito attraverso i maxischermi posti all’esterno. Il Papa è arrivato puntuale in auto coperta (come era previsto dal programma), senza che si notassero particolari misure di sicurezza oltre al normale servizio già predisposto. Nel pomeriggio il Papa visiterà una casa di riposo per anziani e presiederà, alle 19.15 (18.15 ora locale), una veglia di preghiera per il cardinale John Henry Newman, che domenica beatificherà a Birmingham. Nel pomeriggio, intanto, si svolgerà per le strade di Londra “Protest the Pope”, un corteo di protesta per la prima visita di Stato di un Pontefice nel Regno Unito. Benedetto XVI viene accusato sui temi dei diritti gay, del preservativo e della pedofilia.

INCONTRI CON I POLITICI.La giornata è iniziata con gli incontri politici: sabato mattina il Papa ha ricevuto il premier britannico David Cameron stamane nel palazzo arcivescovile di Londra. Il primo ministro britannico ieri non ha partecipato all’incontro di Ratzinger con i politici e gli intellettuali, nella Westminster Hall, perché al tempo stesso aveva luogo il funerale del padre, morto in questi giorni. Dopo Cameron, il Papa ha ricevuto il vicepremier Nick Clegg e la responsabile attuale del partito laburista Harrie Harman. Ieri aveva salutato invece i loro predecessori al termine del discorso alla Westminster Hall dove lo avevano applaudito insieme Margaret Thatcher, John Major e Tony Blair.

BEATIFICAZIONE DEL CARDINALE NEWMAN.In giornata altri importanti appuntamenti del Papa a Londra: il deposito della Veolia a Chiltern Street dove l’anti-terrorismo ha condotto il raid è a poco più di un chilometro da Hyde Park, dove oggi Benedetto XVI pregherà con centomila persone in vista della beatificazione del Cardinale John Henry Newman.

SEI ARRESTATI PER PRESUNTO ATTENTATO. Restano intanto in carcere gli uomini arrestati venerdì a Londra dall’antiterrorismo britannico, in relazione a una potenziale minaccia a Benedetto XVI. I sei, tutti netturbini, erano stati arrestati ieri e portati in un commissariato del centro della capitale per essere interrogati. Gli uomini, nordafricani e non cittadini britannici (tranne forse uno), lavoravano per la Veolia Environment Service, un servizio privato di nettezza urbana. Fonti dell’anti-terrorismo hanno indicato al Guardian che l’MI5, i servizi di intelligence, stanno indagando sul loro passato. Cinque dei sei arrestati (quelli finiti in manette ieri all’alba) stavano per prendere servizio nell’area di Westminster, dove il Papa si sarebbe recato nel pomeriggio. Scotland Yard ha perquisito una decina di abitazioni nella periferia nord e est della capitale e il deposito della Veolia a Marleybone ma non ha trovato mappe o armi o altri elementi che potessero far pensare a un attentato imminente. “Conversazioni” ascoltate tra gli arrestati, assieme al loro luogo di lavoro (Westminster) e alla ristrettezza dei tempi hanno spinto la polizia ad agire con rapidità. E tuttavia la tempistica rischia di esporre Scotland Yard a pesanti critiche se si dovesse capire alla fine che i sei sono innocenti.

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