Casapesenna, Fare Ambiente denuncia nuovi roghi in città

di Redazione

 CASAPESENNA. Fare Ambiente Casapesenna segnala ai lettori che si continuano a bruciare rifiuti.

“E’ un vero disastro ambientale per le migliaia di tonnellate di inquinanti dispersi nell’aria, nel suolo e nelle falde acquifere, per le ricadute che le sostanze tossiche producono e produrranno sul corpo umano e sugli animali”, dicono da Fare Ambiente, e aggiungono: “Non vogliamo creare allarmismi tra ma segnalare che gli invisibili sono sempre in azione, non è possibile che si continui a depositare rifiuti dappertutto, eppure i cittadini residenti e dintorni non vivono in appartamenti o condomini, la maggior parte possiede un cortile e se la differenziata viene fatta bene la frazione di umido è talmente piccola che può restare in casa anche qualche giorno i più. Non possiamo continuare ad assistere impotenti a questo scempio, abbiamo paura che questo ennesimo piccolo rogo sia l’inizio di altri più gravi e pericolosi, girando per le nostre periferie si può vedere di tutto, gli operatori ecologici fanno tantissimo per garantire la raccolta, alle prime ore dell’alba si esce per ripulire il paese, allora ci domandiamo chi sono questi animali che buttano di tutto e di più? E’ mai possibile che per colpa di pochi ignoranti la nostra salute è a rischio? Può sembrare un paradosso o qualcosa che suona male se ci pensate, in effetti non lo è. Da troppi anni questa regione è sommersa dai rifiuti tante sono state le battaglie per evitare l’apertura di nuove discariche alcune riuscite altre invece no, tanti sono stati i governi e i commissariati che si sono succeduti senza avere né le soluzioni eco-compatibili ne altro. Milioni di euro spesi, miliardi di lire spese buttati così come le perle ai porci. Sembra che ci siamo abituati e quasi assuefatti a questo stato di cose. Per chi affronta battaglie quotidiane, vedere le strade ricolme di rifiuti di ogni genere mette sconforto, ansia e tristezza. L’emergenza che non finisce mai a nostro avviso è quella dell’inciviltà. E’ vero in questo periodo il servizio di recupero non funziona alla grande ma, comunque però sembra che i cittadini non abbiano nessuna intenzione di utilizzare quei pochi che funzionano. In questo periodo ma credo vale per tutti i 365 giorni su, ogni strada cittadina, provinciale o altro non si vede altro che sacchetti lasciati li a marcire, copertoni di auto e altre schifezze varie per non parlare degli ingombranti, l’atteggiamento incivile continua senza sosta. Dove si trova un buco libero si continua ad accumulare spazzatura che non verrà mai smaltita fino a quando non ci penserà qualche altro ignorante incallito a bruciarli. Ci chiediamo cosa possiamo fare in che modo si può invertire, questo atteggiamento nocivo per l’immagine nonché per la salute dei cittadini?”.

Sabato pomeriggio ancora un piccolo rogo nelle periferie di Casapesenna, poco distante dal Parco della Legalità. Poche ore prima, nello stesso punto, è passata la processione di Sant’Antonio da Padova, con i fedeli, la protezione civile e anche la maggior parte dei soci di Fare Ambiente. E quando la processione si apprestava a terminare qualcuno ha dato fuoco ad un cumulo di rifiuti, nei pressi si trovavano Michele Piccolo e Pasquale Amato (nella foto),giovani soci del sodalizio ambientalista che subito hanno dato l’allarme.

“A niente valgono – dicono da Fare Ambiente – le numerose iniziative di sensibilizzazione portate a avanti dalle due associazioni ambientaliste le Fare Ambiente e Legambiente, si continua a buttare rifiuti di ogni genere, tutto ciò, oltre a ledere il decoro cittadino, mostra, da parte degli autori, una sprezzante inciviltà e indifferenza nei confronti della legge, delle autorità e della cosa pubblica. Lo spettacolo indegno continua c’è chi grida ad alta voce che l’emergenza rifiuti è risolta ma il problema inciviltà? La possiamo combattere? Se si come? Come può il cittadino comune continuare a fregarsene come se la cosa non lo riguarda? Noi non ne possiamo più, e voi? Se avete soluzioni, idee, mettiamole assieme e vediamo cosa ne esce di buono anche perché, più passa il tempo e più la situazione peggiora”.

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