Rifiuti, ancora proteste a Terzigno. Cesaro incontrerà Berlusconi

di Redazione

Luigi CesaroNAPOLI. Anche nella notte tra domenica e lunedì, a Terzigno, migliaia di persone hanno manifestato contro la realizzazione di una seconda discarica nel Parco del Vesuvio.

Più di duemila i cittadini che si sono dati appuntamento alla rotonda tra i comuni di Terzigno e Boscoreale: ad impedire loro l’accesso alla discarica un ingente cordone di polizia a presidio dell’invaso. Manifestanti e poliziotti, dopo gli scontri delle scorse notti con feriti da una parte e dall’altra, si sono fronteggiati pacificamente faccia a faccia senza che vi fossero episodi di tensione. Tuttavia non sono mancate alcune azioni di disturbo per impedire il regolare conferimento dei rifiuti sulla strada che collega Terzigno con la discarica.

CESARO: “INCONTRERO’ BERLUSCONI”. ”Ho parlato con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, gli ho chiesto un incontro che potrebbe avvenire tra giovedì e venerdi”’. Lo ha detto il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, a margine della presentazione della prima edizione del master ‘Talenti Locali’. ”Gli ho fatto presente – aggiunge – che esiste un ‘problema’ dei rifiuti che si chiama Terzigno e che in questi giorni si rileva sempre di più. In questa settimana mi incontrerò anche con il sottosegretario Guido Bertolaso”. ”Per stasera – spiega Cesaro – ho convocato i sindaci di quattro comuni per cercare di fare il punto della situazione perche’ insieme a noi, alla Regione ed anche alla Protezione Civile, dobbiamo trovare una soluzione”.

MALORE PER SINDACO DI BOSCOREALE.

Lieve malore per il sindaco di Boscoreale Gennaro Langella. Il primo cittadinoè giunto oggi al terzo giorno di sciopero della fame per protestare contro la realizzazione di una seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio. Il sindaco di Boscorealeè stato soccorso da alcuni specialisti, tra cui un cardiologo, che ne hanno constatato lo stato di stress accumulato in questi giorni. In mattinata il sindaco si era sottoposto a dei prelievi. ”Langella sta meglio – si apprende dal suo portavoce – e per il momento non intende recedere dalla protesta”.

BOMBA CARTA VICINO TENDA DEL SINDACO. E sempre a Boscoreale una bomba carta è esplosa alle prime luci dell’alba a 20 metri dalla tenda in piazza della pace, davanti alla sede comunale, dove da tre giorni è accampato il sindaco Langella. Il boato ha svegliato e spaventato il primo cittadino e i volontari della Protezione civile che dormono con lui nella tenda. “E’ un episodio grave – dice Langella – testimonianza del clima di tensione che si sta vivendo su questo territorio. Sono tra cittadini, movimenti e comitati che invocano la mia presenza in prima fila nelle barricate contro la discarica e le istituzioni che pressano, paventando anche provvedimenti estremi quali lo scioglimento del consiglio comunale, in modo che abbia fine la protesta. Non sono intimidito e sono determinato a continuare perchè ritengo giusto tutelare la salute dei miei concittadini dopo mesi di sofferenze legate ai miasmi provenienti dalla discarica nell’ex cava Sari, preoccupati dall’apertura di una nella ex cava Vitiello che segnerebbe la morte del territorio”.

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