L’addio a Cossiga, funerali a Sassari e sepoltura accanto ai familiari

di Redazione

 ROMA. La camera ardente, allestita al Policlinico Gemelli di Roma, dove il presidente della Repubblica Francesco Cossiga è morto il 17 agosto, resterà aperta …

… per permettere alle autorità e anche alla gente comune di rendere omaggio al senatore a vita che nel suo testamento ha espresso la volontà di avere funerali in forma privata. Le esequie, infatti, si svolgeranno giovedì, a Sassari sua città natale, nella chiesa di San Giuseppe, alle 10.30. E’ già stata preparata la tomba di famiglia nel cimitero cittadino dove l’ex presidente sarà sepolto accanto ai genitori e alla sorella.

Alle 9.20,con quaranta minuti di anticipo rispetto all’orario previsto, all’arrivo del segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, è stata aperta la camera ardente. Davanti alla chiesa, si è radunata fin dal primo mattino una piccola folla di giornalisti e semplici cittadini. Pochi minuti prima dell’apertura della camera ardente, sono arrivati i figli di Cossiga, Giuseppe e Anna Maria.

Numerose le corone di fiori. Tra le altre, quelle del presidente della Repubblica, del presidente del Consiglio dei ministri e della Corte Costituzionale. Si notano poi gli omaggi del Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, del capo di Stato maggiore dell’Esercito e del ministro della Difesa. Ci sono poi le corone del presidente della Regione Sardegna e del sindaco di Sassari.

“E’ un piccolo omaggio ad un grande uomo di Stato, ho salutato un amico”. Con queste parole il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha lasciato la Camera ardente dove riposa Cossiga.

Il primo ad arrivare è stato il cardinale Bertone. “Uno statista di spiritualità cristiana” ha detto il segretario di Stato vaticano che ha portato il saluto e l’omaggio del Papa. Con il cardinale era presente anche don Claudio Papa, prete amico della famiglia.Nel telegramma ai figli di Cossiga, il Papa Benedetto XVI si dice “spiritualmente vicino in questo momento di dolore”, porgendo le sue “più sentite condoglianze” e assicurando la sua “sincera partecipazione al grave lutto che colpisce anche l’intera nazione italiana”. Il Pontefice ricorda “con affetto e gratitudine questo illustre uomo cattolico di Stato, insigne studioso del diritto e della spiritualità cristiana che nelle pubbliche responsabilità ricoperte seppe adoperarsi con generoso impegno per la promozione del bene comune”.

Tra i primi a raggiungere la camera ardente il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Intorno alle 10 sono giunti Napolitano, il presidente della camera Gianfranco Fini, il presidente del Senato Renato Schifani, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Seduto di fronte al feretro, di fianco ad Anna Maria, la figlia di Cossiga, ha pregato il senatore a vita Giulio Andreotti. Accompagnato dalla figlia è arrivato Oscar Luigi Scalfaro.

Attorno alla bara hanno reso gli onori alla salma i carabinieri che hanno fatto parte delle scorte di Cossiga.Presenti anche il il generale di corpo d’armata dei carabinieri, Leonardo Gallitelli e il capo della polizia Antonio Manganelli.

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