Napoli, scioperano i netturbini: raccolta ferma e rifiuti in strada

di Redazione

 NAPOLI. Cassonetti ancora pieni di rifiuti in molte strade di Napoli per lo sciopero della raccolta da parte dei lavoratori dell’Asia, protesta che “andrà avanti a oltranza”, minacciano i manifestanti, “se non verrà predisposto un piano serio per il ciclo dei rifiuti”.

Motivo della protesta, oltre, sostengono, “alla mancanza di un piano per il ciclo integrato dei rifiuti da parte della Provincia di Napoli, anche la decisione dell’Amministrazione comunale di creare una nuova società per lo spazzamento dei rifiuti”. Così nelle strade della città si riaffaccia lo spettro dell’emergenza, dei rifiuti a ogni angolo e del cattivo odore proprio mentre arrivano i primi giorni di caldo.

Il corteo, con le bandiere di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, è partito dalla piazza antistante la Provincia di Napoli, uno dei “responsabili”, secondo i manifestanti, della “mancanza di un piano serio per i rifiuti”. “Da quando è entrata in vigore la legge che ha sancito la fine dell’emergenza – dice Patrizia D’Angelo, segretario provinciale Cgil Funzione pubblica – non è stato fatto ancora niente”.

Dopo la prima tappa davanti all’Ente di Palazzo Matteotti, il corteo si è spostato sotto la sede del Comune di Napoli. “Abbiamo appreso dalla stampa l’intenzione del Comune di spacchettare l’Asia e di creare questa nuova società – ha spiegato D’Angelo – Ma non c’é chiarezza sul destino dei 2.800 lavoratori dell’azienda”. Ultima tappa del corteo la Prefettura, in piazza del Plebiscito. I manifestanti chiederanno di essere ricevuti e proporranno l’istituzione di un tavolo di concertazione per discutere il problema.

IERVOLINO: “SCIOPERO ECCESSIVO”. “Avranno tutte le ragioni del mondo, ma quando non c’é scontro tra datore di lavoro e lavoratori e c’é invece accordo, mi sembra eccessivo lo sciopero che mi auguro cessi”. Così il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino, riferendosi alla protesta dei dipendenti Asia con problemi per la raccolta dei rifiuti in città. “Ieri abbiamo lavorato molto bene con il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, e il rappresentante della Regione – ha detto Iervolino – non c’é alcun pericolo per il personale dell’Asia; ci sono tante cose da fare, ma c’é anche un concreto accordo tra enti con la creazione del tavolo di concertazione”.

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