Scuola riapre ad ottobre? Gelmini favorevole, no di Lega e opposizione

di Redazione

Mariastella GelminiROMA. E’ polemica sull’ipotesi di posticipare ad inizio ottobre l’apertura dell’anno scolastico “per dare una mano al turismo”.

La proposta arriva dal senatore del Pdl Giorgio Rosario Costa ed ha raccolto l’approvazione del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. “Io sono molto aperta su questo. – ha detto il ministro, intervistato da Skytg24 – Il nostro Paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze. Posticipare l’apertura dell’anno scolastico potrebbe aiutare molte famiglie e dare anche un aiuto al settore turistico. Vedremo come il Parlamento deciderà in merito”. Ma la maggioranza si spacca, visto che la Lega Nord è contraria, insieme all’opposizione.

Quella di riaprire gli istituti scolastici il 30 settembre (questa la data precisa) è “inattuabile” secondo la senatrice del Carroccio, Irene Aderenti, che spiega: “La direttiva europea prevede 200 giorni di scuola e va rispettata. Se togliamo i giorni di scuola del mese di settembre si rischia di non rispettare questo minimo. Inoltre, estendere questa proposta a tutto il territorio nazionale significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti perchè questi alla fine di agosto, la maggior parte, iniziano il lavoro. E dove mettono i bambini?”.

Anche Pd e Idv, come il Carroccio, sono contrari. I democratici sottolineano che un posticipo dell’inizio delle lezioni metterebbe in pericolo la regolarità stessa del’anno di studi, per violazione delle competenze delle Regioni e delle direttive Ue. “Lo slittamento dell’inizio dell’anno scolastico è un altro modo per far cassa?”, ha chiesto provocatoriamente la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni. “Il ministro Gelmini è come Maria Antonietta che al popolo affamato diceva di offrire brioche. – è il punto di vista di Fabio Evangelisti, vicepresidente del gruppo IdV – Il mondo della scuola pubblica è sul lastrico, con i genitori che sono costretti a pagare addirittura la carta igienica, e il ministro si dice favorevole al posticipo dell’anno scolastico”.


Divisi sulla proposta i sindacati confederali Flc Cgil e Uil scuola. Secondo Mimmo Pantaleo (segretario della Flc Cgil) quella del parlamentare Pdl è un’idea «un po’ stravagante: non se ne capisce il senso a meno che, come sospettiamo noi, dato il parere favorevole anche della Gelmini, posticipare l’inizio dell’anno serva al ministero per prendere tempo per risolvere le mille incertezze in cui oggi versa il sistema. Il punto vero – ha aggiunto Pantaleo – è che c’è una situazione caotica, soprattutto alle primarie e alle superiori. Le vacanze estive sono una scusa, dietro il progetto di posticipare ci sono le conseguenze delle politiche sbagliate del governo”. Possibilista, invece, Massimo Di Menna (Uil scuola), per il quale “l’idea non è poi così malvagia, ma il mese di settembre dovrebbe essere dedicato ad attività ‘parallele’, come attività di integrazione per bambini stranieri, corsi di recupero per gli studenti con lacune, accoglienza e orientamento alle prime classi superiori. La proposta si può approfondire trovando una soluzione – ha spiegato Di Menna – ma ancora una volta registriamo che sulla scuola si fanno tante proposte che creano dibattiti senza poi intervenire seriamente sui problemi strutturali del sistema, come il sostegno alla scuola pubblica e la retribuzione del personale”.

ACLI: “INIZIATIVA GIA’ LANCIATA NEL 2004”. Non una ‘violazione di copyright’ ma è chiaro che la recente proposta del senatore Pdl Giorgio Rosario Costa di prolungare le vacanze scolastiche sino al 30 settembre, facendo proseliti in tutt’Italia, riflette in toto l’iniziativa lanciata nel 2004 da Pino Vitale, presidente nazionale del Centro Turistico Acli. La proposta di Vitale, diffusa in quell’anno attraverso i media nazionali, fu proprio quella di predisporre un piano che, al fine di incrementare il turismo, facesse slittare l’apertura delle scuole al primo ottobre. “In quei giorni – ricorda Vitale – sembravano avverarsi le più buie previsioni sul turismo in Italia. Autorevoli esponenti del Governo ipotizzavano la vendita dei litoranei marittimi e delle spiagge, insieme alla promessa di costruire aeroporti a quattro piste e campi da golf nel Mezzogiorno, con l’ambizione di riguadagnare il primato del Mediterraneo”. Secondo Vitale, si trattava di scelte dettate dall’improvvisazione e dalla mancanza di una visione strategica su un prodotto, quello italiano, riconosciuto in tutto il mondo per l’arte, l’archeologia, la cultura popolare, la gastronomia. Per il Centro turistico Acli, il paese poteva crescere, dal punto di vista turistico, solo se le istituzioni avessero investito sulla potenzialità del territorio, l’accoglienza, le località minori e le zone interne, nonché sulla destagionalizzazione e sul turismo sociale. “Il Cta – afferma Vitale – ha sempre puntato l’attenzione sulla destagionalizzazione e sul prolungamento della stagione estiva che, nel Bel Paese e soprattutto nel Mezzogiorno, vede impegnati gli impianti per un periodo troppo breve. Proprio per questo proposi nel ‘04 di ritornare ad aprire le scuole il primo ottobre, facendo guadagnare il mese di settembre al turismo. Un mese in più, insomma, per favorire economie di scale, investimenti, attrazione e soprattutto occupazione”. Un’idea già proposta, dunque, sei anni fa da Vitale e che oggi il senatore Costa rilancia, sottoponendola al vaglio della Commissione Istruzione del Senato.

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