Droga, catturato il latitante nigeriano “Baby Face”

di Redazione

Sunny GodpowerCASTEL VOLTURNO. Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Rodolfo Ruperti, hanno tratto in arresto a Castel Volturno il latitante nigeriano Sunny Godpower, alias “Baby face”, 26 anni, domiciliato nella città litoranea.

Era colpito da provvedimento di fermo emesso dalla Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in quanto ritenuto, in concorso, responsabile di acquisto, detenzione, cessione e vendita di ingenti quantitativi di cocaina, eroina thailandese e crack. “Baby face” era sfuggito alla cattura quando, la mattina del 14 dicembre scorso, la polizia diede esecuzione al decreto di fermo, nei confronti suoi e di altri extracomunitari: Osagie kaTe, chiamata “Pat”, 40enne nigeriano; Thomas Lee, alias “Taye” e/o “Prince”, 40enne liberiano; Henok Woldeghiorgis, alias “Idris”, 30enne, domiciliato a Milano; Kalu Ambrose Eziukwu, alias “Fela” e/o “Setty”, 39enne nigeriano.

L’indagine, avviata nel settembre 2007, condotta attraverso oltre trenta servizi di intercettazione telefonica ed ambientale e numerose attività di osservazione e pedinamento, aveva permesso di svelare l’esistenza nel comprensorio di Castel Volturno di una diffusa rete di spacciatori di eroina, cocaina e crack che rifornivano assiduamente i consumatori del casertano, dell’alto napoletano e del Basso Lazio, ma anche gli spacciatori extracomunitari del centro e del Nord Italia.

Le attività investigative consentirono il riscontro di 40 episodi di spaccio di stupefacenti con il sequestro di oltre un chilo di eroina e cocaina. Tra i vari arresti in flagranza eseguiti a riscontro dell’attività investigativa si ricordano quello di Tesfai Ghebremichael Amanuel, 39enne originario dell’Eritrea, che il 24 novembre 2007 veniva trovato in possesso di 550 grammi di eroina purissima abilmente occultata nella cassa acustica di un apparecchio stereo portatile mentre si accingeva a partire dalla stazione di Napoli per Milano. E quello di Jjoha Joyce, 35enne liberiana, arrestata il 21 dicembre successivo a Perugia. La donna, nella circostanza, occultava oltre 100 grammi di eroina all’interno della vagina.

Nel contesto dell’operazione furono identificati oltre 30 cittadini extracomunitari, 8 dei quali vennero accompagnati presso l’ufficio immigrazione della Questura in quanto clandestini, 2 di essi furono tratti in arresto per inottemperanza all’ordine del questore di abbandonare il territorio italiano in quanto già fermati in precedenza ed espulsi.

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