Provinciali, Vozza attacca Dell’Aquila

di Redazione

Giuseppe VozzaCASERTA. Giuseppe Vozza, candidato alla presidenza della provincia della lista “Speranza Provinciale”, critica la posizione del suo avversario de La Sinistra, Antonio Dell’Aquila.

“Leggiamo sulla stampa- afferma Vozza – che perDell’Aquila la scelta di ‘correre’ da soli in questa tornata elettorale è stata una scelta coraggiosa e obbligata, sia per la volontà del centrosinistra di cercare a tutti i costi una alleanza con i centristi, sia per l´impossibilità di trovare punti d’intesa per produrre un programma elettorale comune. E’ il caso di ricordareche Rifondazione Comunista è presente in maggioranze del cosiddettocentrosinistra (Caserta, Capodrise, San Marco Evangelista, Piedimonte Matese) in diverse città della nostra provincia. In particolare nella città capoluogo la risicata e traballante maggioranza cittadina si mantiene in vita grazie al voto proprio di Dell’Aquila, che è anche capogruppo di sé stesso al Comune”.

“Il candidato di Rifondazione – continua Vozza – sostiene di voler creare un polo alternativo, alle destre, costruendo la proposta politica attorno ad alcuni pilastri come il risanamento ambientale delle ex cave e discariche, la questione morale, la difesa del posto di lavoro e del tessuto industriale di questa provincia. Ci domandiamo quante volte Dell’Aquila abbia ripreso il programma elettorale (poco più di carta straccia)dell’amministrazione Petteruti, per rivendicare la realizzazione del Parco Urbano dei Monti Tifatini; quante e quali iniziative abbia posto in essere per la nota questione delle cave e dei cementificidel nostro territorio a cominciare di quella recente sulla Cementir o sulla delocalizzazione Moccia; quale posizione ha espresso circa il Piano Urbanistico Comunale e se abbia posto in essere atti tendenti ad evitare ulteriori consumidel territorio. Abbiamo anche letto di una sorta di codice etico approvato al quale i candidati andrebbero sottoposti. Questo Codice etico legittima il caso Dell’Aquila, giovane-vecchio e professionista della politica casertana da quando era poco più di un adolescente? Questo codice etico legittima multi-candidature familiari: candidati moglie e figlio di un vicesindaco di amministrazione di centrosinistra; fratello e sorella in altri due collegi?”.

“L’opinione pubblica casertana – conclude Vozza – deve prendere atto che il rinnovamento della politica in Terra di Lavoro passa attraverso una serena riflessione su una classe politica squalificata e incapace che ha, anche con i colpevoli silenzi, negato la propria storia e contribuito al degrado materiale e sociale del territorio. Il nostro dovere è stanarli e mandarli a casa. A lavorare”.

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