Italiani rapiti in Mauritania: arrestato capo dei sequestratori

di Redazione

Sergio CicalaNOUAKCHOTT. Le autorità dipolizia della Mauritania avrebbero arrestato la notte scorsa il capo dei sequestratori della coppia di italiani, Sergio Cicala, di 65 anni, e sua moglie Filomen Kabouree, di 39 anni, originaria del Burkina Faso.

I coniugi erano in viaggio nella Mauritania sudorientale a bordo del loro minibus, che – il 20 dicembre scorso, venne trovato abbandonato, con la carrozzeria e le gomme crivellate di proiettili, a pochi chilometri di distanza dal confine con il Mali occidentale.

A riferire dell’arresto, sono state non meglio precisate fonti della sicurezza mauritane, citate dall’agenzia di stampa cinese, Xinhua, secondo la quale la mente della banda responsabile del sequestro dei due coniugi sarebbe un cittadino del Mali. Il suo nome, sempre secondo l’agenzia di stampa cinese, sarebbe Abdel Rahman Walid Amdu.

Una volta nelle mani delle forze di sicurezza mauritane, Walid Amdu avrebbe ammesso di aver coordinato l’operazione che ha portato al sequestro e che avrebbe dovuto ottenere una grossa somma di danaro alla fine dell’operazione.

Sempre secondo le fonti della Xinhua, l’uomo avrebbe confessato di aver operato di Al Qaeda, nel Maghreb islamico (Aqmi), con l’incarico di “svolgere un ruolo di ricognizione e localizzazione di vittime da sequestrare, con un compenso equivalente di 22mila dollari da consegnarsi a operazione conclusa. Meddou sarebbe stato arrestato a bordo di un’auto a trazione integrale, mentre stava per lasciare la zona di Kobonni (in Mauritania) per fare ritorno nel Mali.

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