Scuole Aperte, presentato il progetto all’Itc ‘Gallo’

di Redazione

 AVERSA. In un clima di festa del gremito auditorium dell’Itc “Alfonso Gallo” di Aversa è stato presentato nella mattinata di sabato il progetto “Scuole Aperte – Orizzonti di legalità”, …

… alla presenza dei rappresentanti della rete delle istituzioni scolastiche facente capo allo stesso istituto “Gallo” e completata dalla Scuola Media “Parente” e dal Terzo Circolo Didattico di Aversa.

Il progetto, strutturato in moduli e laboratori, si avvale di partners individuati nel mondo dell’associazionismo e del volontariato: associazione Libera, Pro Loco di Carinaro, associazione Iride, associazione Mediamo, associazione Cittadinanza Attiva. Viva soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico del “Gallo”, dottor Gennaro Cristiano, che in primo luogo ha ringraziato la dottoressa Santina Dell’Aversana, referente della Regine Campania per il progetto, definendola “sentinella sempre luminosa, guida sapiente ed esperta consigliera nelle attività scolastiche proposte dalla Regione Campania”.

I successivi interventi della stessa dottoressa Dell’Aversana, della professoressa Maria Grazia De Chiara, coordinatrice della rete, di Valerio Taglione, referente territoriale di dell’associazione Libera, del dottor Gaetano Romaniello, esperto in orientamento e mediazione culturale, hanno posto l’accento sulla necessità che si avverte forte, in un periodo storico critico e delicato, di fornire ai giovani la percezione di dover essere protagonisti attivi e non comprimari passivi del dibattito culturale, attori consapevoli e non mute comparse nel processo di sviluppo della coscienza civile.

“La innovativa metodologia didattica sperimentata al “Gallo” e nelle scuole della rete con Scuole Aperte” – avverte la dottoressa Dell’Aversana – dovrebbe esser praticata quotidianamente nell’insegnamento. Ma ciò è possibile solo se i giovani acquisiscono la consapevolezza di ciò che viene loro offerto e se essi credono con convinzione nell’utilità di tali interventi educativi e didattici, richiedendoli e non subendoli”.

Lo sviluppo verticale della rete e l’articolazione del progetto in moduli e laboratori ad essi collegati, rendono praticabili strade quali l’integrazione, il rispetto dell’ambiente, la difesa della salute, la relazione tra pari, lo studio del territorio, altrimenti non facilmente percorribili attraverso la didattica tradizionale, definendo l’obiettivo comune dell’azione congiunta di scuole di diverso grado.

“Lo scopo ultimo degli interventi attuati attraverso i laboratori di Scuole Aperte a noi affidati – ha infine specificato il professor Vincenzo Maiorca, referente del progetto per la scuola media Parente – grazie all’azione di esperti come il dottor Romaniello e la dottoressa Abate, è quello di operare il passaggio dalla conoscenza del concetto di legalità al concetto di legalità come competenza. È ormai maturo il tempo in cui i nostri allievi, dopo aver tanto sentito usare un termine ne riescano ad applicare il valore, l’essenza, il fondamento nel vissuto quotidiano, nel rapportarsi col prossimo, nell’integrarsi col territorio, dimostrando non solo di sapere la legalità ma soprattutto dimostrando di saper fare la legalità”.

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