Anm a Berlusconi: “Attacco inaccettabile”

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA. L’Associazione nazionale magistrati (Anm) esprime perciò “indignazione” per le dichiarazioni “inaccettabili” del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulle procure di Milano e Palermo.

La lotta alla mafia, continua l’Anm, “non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ordine, esposti in prima linea nell’azione di contrasto alla criminalità mafiosa”.

“Ancora una volta l’onorevole Berlusconi – lamenta in un documento la giunta del sindacato delle toghe – definisce folli i magistrati che hanno come unica responsabilità quella di esercitare le loro funzioni al servizio del Paese, senza condizionamenti”. “Del tutto inaccettabile – sottolinea l’Anm – che il Capo del Governo affermi che i magistrati impegnati in indagini difficilissime su fatti tra i più gravi della storia del nostro paese, quali le stragi mafiose dei primi anni ’90, sprecano i soldi dei contribuenti. Come se non fosse interesse di tutti fare piena luce, e con ogni mezzo, su vicende gravissime che presentano aspetti ancora oscuri”.

“La lotta alla mafia, che il Governo in carica dichiara spesso di voler perseguire con ogni mezzo – prosegue il documento – richiede un impegno corale di tutte le istituzioni e non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ordine, esposti in prima linea nell’azione di contrasto alla criminalità mafiosa”. A loro l’Anm esprime “il pieno sostegno e la convinta solidarietà della magistratura italiana”.

Intervenendo ieri all’inaugurazione della Fiera tessile milanese, Berlusconi aveva detto: “So che ci sono fermenti in procura, a Palermo e a Milano. Si ricominciano a guardare i fatti del ’93, del’94 e del ’92. Mi fa male che queste persone, con i soldi di tutti, facciano cose cospirando contro di noi, che lavoriamo per il bene del Paese”. Per il premier le nuove iniziative dei magistrati, sono “follia pura”. “Ci attaccano come tori inferociti”, aveva insistito il Cavaliere, facendo comunque capire di avere le spalle larghe: “Qui c’è un torero che non ha paura di nessuno. Noi lavoriamo per il bene del Paese”.

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