Passante di Mestre, polemica su indagine Anas

di Redazione

 MESTRE.Per l’Anasbisogna predisporre un piano che preveda la ripartizione del traffico tra Passante e Tangenziale di Mestre e il miglioramento delle indicazioni per turisti ed utenti, affinché non si verifichino nuovi blocchi il prossimo fine settimana.

Intanto, per lunedì, a Venezia, sono state convocate le re società che gestiscono la tratta autostradale interessata (Cav, Venezia-Padova, Autovie Venete). L’ispezione disposta,sottolinea l’Anas èun “atto dovuto”, così come è “urgente la realizzazione della terza corsia sulla A4 Venezia-Trieste”.

Per quel che le compete, l’Anas “è impegnata a supportare il Commissario Straordinario per l’accelerazione delle procedure e dei lavori” ed è già in corso la gara per l’affidamento a contraente generale del primo lotto da Quarto d’Altino a San Donà di Piave.

L’ispezione avviata ha già permesso di individuare alcune delle cause che hanno mandato in tilt il Passante, inaugurato lo scorso anno e già rivelatosi un fallimento alla prima vera prova. “La coincidenza delle grandi partenze con il fine mese, che hanno determinato una straordinaria punta di traffico, – dice l’Anas – l’effetto novità del Passante di Mestre, che ha attirato il traffico sulla nuova autostrada, moderna e scorrevole; il fatto che lo stesso effetto novità ha confuso molti turisti, non abituati a utilizzare il Passante (che al momento non è neanche rilevato sulle mappe dei sistemi di navigazione); la circostanza che fino allo scorso anno le barriere sulla Tangenziale determinavano anche una regolazione impropria del traffico, il cui deflusso veniva automaticamente rallentato, mentre al contrario sabato il traffico arrivava con maggiore velocità sul Passante, per poi risentire dell’effetto tappo dovuto al passaggio dalle tre alle due corsie dell’A4 all’altezza di Quarto d’Altino”.

L’iniziativa dell’Anas, però, suscita l’ira delpresidente della RegioneVeneto, Giancarlo Galan: “Atti dovuti su quello che avviene giornalmente nel traffico viario in gran parte dell’Italia – dice il governatore all’Ansa – dovrebbero essercene a valanghe: l’Anas faccia pure quello che ritiene di dover fare, ma questo atto dovuto a me ricorda una patetica sceneggiata”. La decisione dell’Anas, per Galan, “contribuisce a far confusione e a gettare discredito su un’opera infrastrutturale che ha migliorato enormemente la qualità della vita della stragrande maggioranza degli automobilisti veneti, ma anche reso finalmente competitivo un percorso viario a chi, grazie al Passante, movimenta flussi economici e turistici imponenti”. “L’esodo del primo agosto – ricorda ancora Galan – ha toccato punte veramente incredibili, anche perché il Veneto è la prima regione turistica d’Italia”. “Restiamo in attesa invece di tutti quei sostegni finanziari e di quelle scelte politiche capaci di risolvere i problemi infrastrutturali che ancora ci attendono: Pedemontana veneta, nuova Romea da Mestre sino a Civitavecchia e l’alta velocità e capacità ferroviaria”.

Galan sottolinea poi che sulla questione del Passante “il traguardo non è stato ancora raggiunto” e sarà conseguito solo quando verrà realizzata la terza corsia sulla A4 nel tratto Venezia-Trieste. Per sciogliere i nodi irrisolti del sistema infrastrutturale regionale,il governatoreintende chiedere al Parlamento e alle ferrovie italiane di lasciare che il Veneto faccia da solo: “per esempio – dice Galan – concedendoci la possibilità di realizzare l’alta velocità e la capacità ferroviaria tra Verona e Trieste con il project financing”.

E se la prende con i media: “L’amico Antonio Gesualdi in viaggio di vacanza mi ha trasmesso una fotografia sul cellulare che documenta un grande blocco stradale in cui lui e la sua famiglia sono incappati lungo l’A3 verso Francoforte. Ore di attesa e nessun caffè caldo dalla Protezione civile. Gesualdi – continua Galan – mi dice di non aver visto alcun giornalista al lavoro, nessun inviato in cerca di lamentele e bestemmie”. Dunque, la colpa, secondo il governatore,sarebbe dei giornalisti che si sarebbero accaniti “fingendo di non conoscere le ragioni di un intoppo che non avremo più quando sarà realizzata la terza corsia dell’autostrada Venezia-Trieste”.

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