Due anziani trovati morti nel napoletano: è giallo

di Redazione

 TORRE DEL GRECO (Napoli). I cadaveri di due anziani coniugi,Filiberto Sorrentino e Vincenza Marciano, di 92 e 80 anni, sono stati ritrovati all’interno della loro abitazione in corso Vittorio Emanuele, all’interno del Parco Giusy, a Torre del Greco.

Incerte le cause del decesso. Potrebbe trattarsi di omicidio-suicidio ma anche di duplice omicidio per rapina. Il medico legale ha riscontrato ferite causate da un corpo contundente su tutti e due i cadaveri. Altra ipotesi è quella che uno dei due anziani si sia sentito male e sia caduto a terra; nel tentativo di soccorso sarebbe poi caduto anche l’altro anziano. Trovati in disordine i cassetti dove erano presenti garze e medicinali. L’uomo giaceva nel salone, la moglie in cucina. I loro vestiti erano macchiati di sangue.

Gli investigatori hanno trovato i cassetti di molti mobili aperti ma non c’è nessun segno di effrazione sulla porta o alle finestre.Il figlio dei due coniugi, che da giovedì non aveva contatti con i genitori ed era andato a controllare dopo l’allarme dato dai vicini, che avevano avvertito un cattivo odore, non ha avuto problemi ad entrare nell’appartamento.

Uno dei tre figli dei coniugi, Claudio Sorrentino, fu ucciso nove anni fa. Era l’8 marzo del 2000 quando il 44enne, con precedenti penali, fu ammazzato con tre colpi di pistola. Per ricostruire l’omicidio fu necessario risalire ad un episodio avvenuto due anni prima: l’8 gennaio 1998 Lorenzo Malvone, gioielliere torrese, fu rapinato di una valigetta piena di preziosi per un valore di 700 milioni di vecchie lire. Di quell’episodio, che di fatto gli rovinò l’attività commerciale, Malvone accusò proprio Claudio Sorrentino, che finì in carcere. Ma, scaduti i termini di custodia cautelare, il 44enne tornò in libertà. Malvone l’8 marzo del 2000 incrociò l’uomo in strada, prese una pistola legalmente detenuta a casa e ammazzò Sorrentino con tre colpi sparati da distanza ravvicinata. Agli inquirenti spiegò che l’aveva fatto perché Sorrentino lo aveva rovinato.

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