Furto con scasso al Poliambulatorio

di Antonio Arduino

La finestra divelta nel reparto RadiologiaAVERSA. Ladri di polli al poliambulatorio o vandalismo fine a stesso? E’ questa la domanda che viene spontanea leggendo l’elenco dei danni prodotti da ignoti che l’altra notte sono penetrati nella struttura ex Inam di via Di Giacomo.

Perché dopo aver infranto i vetri di un ufficio al primo piano ed essere penetrati praticamente in tutti gli ambulatori presenti nei quattro piani dell’edificio gli ignoti hanno portato via una piccola cassaforte tenuta sempre aperta dagli operatori, perché non più utilizzata, il telecomando di un condizionatore e le unità centrali di due computer in dotazione, rispettivamente, l’uno all’ufficio dedicato alla registrazione delle richieste di concessione di presidi per diabetici e l’altro alla radiologia.

Un bottino da quattro soldi, realizzato facendo però tanti danni, giacché per penetrare negli ambulatori gli ignoti hanno divelto infissi, rotto vetri, scardinato porte. Lasciando li dove si trovavano strumentazioni elettromedicali costose, senza nemmeno sfiorare l’apparecchio destinato al pagamento automatico dei ticket che di sicuro doveva contenere un bel po’ di euro.

Ovviamente il raid ha creato comunque dei disservizi all’utenza, primo fra tutti quello di allungare i tempi di riapertura dell’ambulatorio di radiologia che, chiuso dal 29 gennaio per consentire l’esecuzione di lavori di manutenzione, si sussurrava prossimo a riaprire i battenti.

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