2 giugno, Napolitano auspica più coesione per crisi e riforme

di Redazione

Giorgio NapolitanoROMA. “Un cordiale augurio a tutti gli italiani per la Festa della Repubblica. Un saluto particolare, affettuoso e solidale, alle tante famiglie de L’Aquila e dell’Abruzzo che vivono questa giornata fuori delle loro case distrutte o colpite, tra gravi disagi e difficoltà, anche se assistite e sostenute con ogni premura; …

… che vivono questa giornata nel ricordo di perdite dolorose e incolmabili”. Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è rivolto agli italiani in occasione del 2 giugno, Festa Nazionale della Repubblica.

“L’augurio- ha proseguito il Capo dello Stato – è che possano veder presto avviata l’opera di ricostruzione, rinata la città de L’Aquila, gettate le basi di un futuro migliore. L’Italia si è ritrovata unita di fronte alla drammatica emergenza del terremoto. E si è, negli ultimi mesi, ritrovata unita nel celebrare il 25 aprile, giorno della Liberazione dal nazifascismo, del ritorno alla pace, alla libertà e all’indipendenza; si è ritrovata unita nel rendere omaggio alle vittime del terrorismo, delle stragi, della violenza politica di ogni colore; si è ritrovata unita nel ricordare con gratitudine gli eroici magistrati e appartenenti alle forze di polizia caduti nella lotta contro la mafia. Sono stati altrettanti segni di unità del paese attorno a valori di democrazia e di solidarietà propri della nostra Costituzione. Segni di unità tanto più importanti quanto più sono aspre le contrapposizioni politiche e istituzionali, soprattutto in periodo elettorale.

“Ma basta guardare alla realtà senza paraocchi, per vedere che c’è bisogno – come ho detto e non mi stanco di ripetere – di più coesione nel paese, dinanzi alla crisi e alle tensioni che scuotono il mondo; e dunque anche in vista dell’importante, grande incontro internazionale che si terrà il mese prossimo a L’Aquila e che costituirà per l’Italia un impegno e un’occasione di straordinario rilievo. E specie per prendere finalmente la strada delle riforme necessarie al paese e al suo sviluppo c’è bisogno di più coesione sociale e nazionale : nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali; nel libero e civile confronto tra le diverse opinioni”.

“Sono convinto- ha concluso il presidente Napolitano – che sia questo un auspicio diffuso tra gli italiani. Di certo è il mio augurio nell’interesse della Repubblica che oggi festeggiamo perché dal 2 giugno del 1946 con essa si identifica la nostra patria”.

Stamani, alle 9, Napolitano salirà all’Altare della Patria per la deposizione della corona di alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. Alle 9.30, in via di S. Gregorio – Porta Ardeatina, rassegna delle truppe schierate per la Parata. Alle 10, inizio della parata militare ai Fori Imperiali. Dall 14.30 alle 19, ai Giardini del Quirinale, in concomitanza dell’apertura al pubblico i complessi bandistici della Polizia di Stato, della Marina Militare, della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri, dell’Aereonautica Militare e dell’Esercito Italiano, eseguiranno brani da concerto originale per banda, arrangiamenti di brani dal repertorio classico, di musiche da film o colonne sonore.

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