AVERSA. Il coordinamento aversano di Sinistra e Libertà interviene sulla questione dei 30 milioni di euro che arriveranno in città attraverso il Progetto Più Europa.
Il partito di Vendola ritiene anomala la composizione del tavolo permanente deputato a predisporre le linee di indirizzo e gli atti operativi relativi al finanziamento, del quale fanno parte, a nome dellopposizione, anche i tre ex candidati sindaco usciti alle ultime elezioni comunali, i consiglieri Rosato, Stabile e Santulli.
Con il consueto stupore – affermano da SL – apprendiamo dalla stampa locale dellennesima sortita ‘creativa’ del nostro primo cittadino. A lasciarci a dir poco allibiti, oltre e prima ancora del merito, è come al solito il metodo utilizzato. Il sindaco, infatti, che legittimamente può decidere che a nome della maggioranza partecipino i segretari cittadini di partito, questa volta è arrivato a scegliersi a proprio piacimento anche i rappresentanti dellopposizione. La figura dellex candidato sindaco è fantasiosa, un ruolo del tutto inesistente dal punto di vista della rappresentanza politica e istituzionale, una vera e propria invenzione, costruita evidentemente ad arte. Infatti, attraverso questa sgangherata manovra, il sindaco, oltre a farsi beffa delle più elementari regole di correttezza istituzionale, ha escluso arbitrariamente pezzi consistenti e rappresentativi dellopposizione cittadina come Sinistra e Libertà e Partito Democratico, includendo invece, non certo casualmente, un consigliere indipendente (già suo vice sindaco) ed un altro consigliere ultimamente definitosi vicino al movimento di Lombardo e Storace.
La cosa paradossale continuano da Sinistra e Libertà è che una operazione così maldestra e ridicola si abbia anche il coraggio di definirla ‘grande segnale di apertura e partecipazione’. Si tratta solo della solita finzione, del solito malcelato tentativo di dividere quel che resta dellopposizione per poter apporre, senza intralci, il timbro dellunanimità su scelte già prese altrove (si veda, a tal proposito, la scelta dei partner di progetto e lindividuazione della parte di città interessata). Un tentativo peraltro già operato, allora senza risultati, al tempo della decisone, che si voleva altrettanto unanime e corresponsabile, sulla gestione dei rifiuti da affidare ai privati (e ancora in alto mare).
La vera partecipazione concludono quando si parla della gestione di una somma così imponente da poter cambiare del tutto il volto della nostra città e di tante famiglie, è fatta di scelte concrete che rendano realmente trasparente e permeabile liter decisionale e amministrativo, non certo di subdole concessioni di diritti di tribuna che rifiutiamo e invitiamo a rifiutare nettamente. Al sindaco chiediamo invece ancora una volta di uscire dalle segrete stanze: convochi un consiglio comunale ad hoc sullargomento, aperto alla cittadinanza, restituendo così a chi è davvero parte in causa, alle associazioni, ai comitati di quartiere, e, non ultimi, a tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, quel ruolo sovrano di cui sono depositari e che continua a essere ignorato e mortificato.