Un convegno su Don Giovanni Minozzi a 50 anni dalla morte

di Redazione

Don Giovanni MinozziSPARANISE. Ha vissuto la propria vita dedicandosi completamente all’educazione dei poveri e degli orfani di guerra.

Don Giovanni Minozzi, lasciò la propria carriera di docente di storia all’Università di Roma per dedicarsi agli orfani di guerra e fondare centinaia di orfanotrofi in tutta Italia, soprattutto nel Mezzogiorno. Anche a Sparanise ha lasciato un segno tangibile della sua presenza: l’istituto Padre Giovanni Semeria che volle dedicare al grande Barnabita che con lui fondo l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia.

A Sparanise, a 50 anni dalla sua dipartita, nell’ambito delle manifestazioni previste per Settimana della Cultura, è stato organizzato in suo ricordo un convegno dal titolo “La pedagogia di Padre Giovanni Minozzi” cui parteciperanno giovani, insegnanti e studiosi del grande educatore: il prof. Luciano Verdone (pedagogista e scrittore), don Antonio Giura, Presidente dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, don Cesare Faiazza, segretario della famiglia religiosa de “I Discepoli”, il dott. Michele Leone, Presidente dell’Associazione “Amici di Don Minozzi” ed il dott. Alvaro Vitale, Presidente dell’Ass. Ex alunni dell’O.N.M. I. Hanno già assicurato la loro presenza l’ex consigliere provinciale Amilcare Nozzolillo, il sindaco uscente avv. Salvatore Piccolo, l’ex Presidente del CC Salvatore Fattore, e don Raimondo della Piccola Casetta di Nazareth che ha conosciuto l’opera benemerita di Don Minozzi.

L’incontro si terrà venerdì 24 aprile prossimo, alle ore 11 presso la palestra del Galilei in Via Fabbrica delle Armi Bianche, 121.

Don Giovanni Minozzi nacque il 19 ottobre 1884 a Preta in provincia dell’Aquila in Abruzzo. La sua fu una modesta famiglia di pastori. Studiò a Roma presso il Seminario Vaticano e all’Apollinare. Frequentò la facoltà di Lettere alla Sapienza e divenne insegnante a Montecassino. Fu cappellano militare e per i soldati istituì le Sale di Lettura e Scrittura (agosto 1915) e le Case del soldato (ottobre 1916). Nel 1016, a Udine , conobbe Padre Semeria ed insieme decisero di dedicarsi all’assistenza degli orfani di guerra. Il 15 agosto 1919 ad Amatrice fondò il primo orfanotrofio femminile. Fu il primo di una lunga serie e che portò alla nascita dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia. Per costruire le case ai suoi orfani, per organizzarle, bussò a tutte le porte e percorse in lungo e in largo l’Italia chiedendo elemosine. Scrisse le sue innumerevoli opere nelle lunghe notti insonni. Nel 1925 fondò la congregazione de “I Discepoli”. Nel 1940 la Congregazione delle Ancelle del Signore. Raccolse i suoi orfani tra le macerie, dove più infuriava la battaglia. Fu amico di scultori (Bistolfi, Selva, Montone, Crocetti), pittori (mancini, Giarrizzo, Terrazzi, Galizzi, Gaudenti, Della Torre, Mori) architetti (Foschini, Spaccarelli, Lancellini), poeti (Bertacchi, Negri, Salvatori, Anile), musicisti (Mascagni, Perosi, Alfano, Fini), scrittori e filosofi (Soffici, Croce, Gentile, Radice, Marciano, Carnelutti, Toffanin, Murri). Negli ultimi anni l’artrite lo costrinse all’immobilità e allora scrisse i suoi “Ricordi di guerra” in più volumi. Morì l’11 novembre 1959.

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