Confesercenti Caserta in Abruzzo per fornire aiuti agli sfollati

di Redazione

Maurizio Pollini CASERTA. Il presidente della Confesercenti Provinciale di Caserta Maurizio Pollini comunica che l’associazione datoriale sta dando seguito alle iniziative di solidarietà e sostegno delle famiglie vittime del sisma in Abruzzo.

Una delegazione della Confesercenti di Alife, infatti, ieri, lunedì in Albis, in collaborazione con la Protezione Civile di Pratella, coordinata da Giovanni Scuncio, si è recata a Poggiopicena (L’Aquila). Qui presso una tendopoli sono stati consegnati beni alimentari di prima necessità (acqua minerale concessa dalla Ferrerarelle Spa di Riardo e in parte dagli operatori commerciali di Alife, succhi di frutta, scatolame in genere e a lunga scadenza).

La delegazione della Confesercenti, guidata, dal presidente della sede zonale di Alife Angelica De Cristofano, ha collaborato per l’intera giornata con i volontari locali e nello svolgimento dei lavori ha avuto modo di incontrare il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso.

All’iniziativa di solidarietà messa in campo dalla Confesercenti ha collaborato anche l’associazione dei genitori di Alife che si è premurata di fornire omogeneizzati per bambini e anziani. La Confesercenti Provinciale di Caserta ricorda, ulteriormente, che la Confesercenti Regionale Abruzzo d’intesa con la sede nazionale ha aperto un conto corrente sul quale potranno essere indirizzati i versamenti di solidarietà.

Si invitano, pertanto, gli iscritti, gli operatori tutti, i cittadini interessati, a mettersi in contatto con la sede provinciale di Caserta (tel. 0823.341533) dove è possibile venire a conoscenza del codice Iban dove effettuare i versamenti a favore delle popolazioni abruzzesi. La solidarietà, dunque, continua. L’organizzazione sindacale, ritiene opportuno non abbassare la guardia.

“Prima del sisma, – comunica il direttore regionale di Confesercenti Pasquale Giglio – le imprese commerciali e del piccolo artigianato erano circa 1.500 nella sola città dell’Aquila, producendo occupazione per 2 mila 700 addetti. Circa 700 di queste aziende era all’interno delle mura. Altre 600 erano le attività presenti nell’immediato hinterland colpito dal sisma. Un patrimonio polverizzato: oltre il 90 per cento delle attività commerciali e artigianali della zona ha subito danni molto gravi ed è al momento inattiva. Tutti noi dobbiamo contribuire – conclude Giglio – affinché in quelle terre si torni quanto prima ad una vita normale e a fare impresa”.

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