Stupro Caffarella: i test scagionano i due romeni

di Redazione

da sin: Loyos e RaczROMA. Colpo di scena nella vicenda dello stupro di San Valentino avvenuto al Parco Caffarella, a Roma.

Sono tutti negativi gli esami sui reperti trovati sul posto, infattii prelievi effettuati sui mozziconi delle sigarette fumate dagli stupratori e sui fazzolettini usati dopo la brutale aggressione smentiscono la tesi dell’accusa. I profili genetici ricostruiti sarebbero di altre due persone, probabilmente romeni.

L’analisi del cromosoma Y estratto dal Dna avrebbe dato indicazioni circa l’etnia dei due stupratori. Caduta, inoltre, la pista del terzo uomo: la persona indicata nelle foto dalla vittima nell’immediatezza dei fatti è stata rintracciata nei primi giorni di indagine ed è risultata estranea ai fatti poiché era all’estero il giorno in cui è avvenuto lo stupro. I due romeni potrebbero essere presto scarcerati.

I dubbi degli inquirenti ora riguardano anche la confessione di Alexandru Isztoika Loyos che, nonostante abbia dichiarato che la stessa gli fosse stata estorta, avrebbe potuto anche confessare per coprire qualcun’altro.

Intanto, lunedì prossimo i due indagati dovranno comparire di fronte al tribunale del Riesame ed è possibile che venga richiesta la scarcerazione.

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