9 marzo 1959, in vendita la prima Barbie

di Redazione

Barbie Accadde Oggi. Il signor Elliot, cofondatore della celebre fabbrica per giocattoli Mattel, riceve un messaggio dalla moglie Ruth Handler, che aveva osservato la figlioletta giocare a bambole.

La Handler aveva notato che tutte le bambole in vendita in genere rappresentavano figure molto infantili. Elliot affianca alla moglie l’ingegnere Jack Ryan e nasce la prima bambola adulta della storia, naturalmente prende il nome di Elliot e cioè Barbie.

Il 9 marzo del 1959 la bambola è in vendita, ha un costume zebrato e capelli lunghi a coda di cavallo. Diventa da subito, grazie anche al grosso battage pubblicitario, il primo per un giocattolo fatto in modo massiccio, l’oggetto più venduto tra le bambine di tutto il mondo.

La Mattel oggi dichiara di vendere ben tre Barbie al secondo e di aver venduto più di un miliardo di bamboline su tutto il pianeta. Intorno alla bambola la Mattel costruisce una vera e propria storia e quindi Barbie, in verità Barbara Millicent Roberts, ha una vera e propria famiglia, amici, fidanzati e via dicendo. Man mano arrivano quindi le sorelle, Skipper, i gemelli Tutti e Todd, Stadie, Shelly e Krissy. Il suo fidanzato sarà per anni Ken (nome de proviene da Kenneth, ancora un figlio della coppia Handler). Oltre 40 gli anni di fidanzamento, poi la scelta per Barbie di tornare single. Addirittura Barbie il 12 agosto del 2004 annuncia la propria candidatura a Presidente degli Stati Uniti per il partito delle ragazze.

Inutile dire che nel tempo “Barbie” ha significato sempre più ragazza stupidina e vuota. Tantissime le critiche a questo giocattolo, addirittura ritenuto in Arabia Saudita peccaminoso e contro le norme religiose. Qualcuno ha anche intravisto nell’aspetto fisico delle Barbie la spinta all’anoressia, altri le individuano come oggetti di vere e proprie punizioni corporali (decapitazione etc.).

Di certo, la tanto vituperata Barbie oggi vive in circa 100mila collezioni sparse in tutto il mondo. Considerando poi che la bambolina nel 1959 veniva venduta a soli 3 dollari, basta rapportare il prezzo attuale per comprendere lo sviluppo economico intorno al personaggio.

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