7 febbraio 1971, le donne svizzere possono votare

di Redazione

 Accadde Oggi. La civilissima Svizzera concede il voto alle sue donne solo il 7 febbraio del 1971. Ci volle però un referendum popolare perché ciò fosse possibile.

In Italia le donne già votavano dal 1946 (con decreto del 1945). Il concetto di suffragio universale deriva sicuramente dalle idee di Jean-Jacques Rousseau, che elabora l’assunto di base per cui la rappresentanza politica trova legittimazione nelle propria volontarietà. Il primo Stato al mondo ad introdurre il suffragio universale, maschile e femminile, è nel 1893 la Nuova Zelanda. Gli Stati Uniti d’America, partiti prima nel 1776, mantengono fino al 1966 alcune sacche di divieto. In Europa parte per prima la Francia nel 1792, ma la formula resiste qualche anno per poi sparire e riapparire nel 1946. In casa nostra solo il Granducato di Toscana nel 1848 permetteva il suffragio universale maschile e femminile, ma solo per alcuni ceti sociali. Negli States il voto alle donne arriva nel 1869 nel Wyoming e nel 1918 su tutto il territorio nazionale. Nel Regno Unito la Reform Act del 1832 ammette al voto solo alcuni censi. Nel 1918 arriva il suffragio maschile e femminile, ma le donne debbono aver compiuto almeno 30 anni. In Italia nel 1848 la legge 680 permette il voto ai maschi, con almeno 25 anni di età e imposte pagate per almeno 40 lire (votava solo il 2% della popolazione). Nel 1872, grazie alla sinistra parlamentare, il voto si abbassa a 21 anni, possono votare poi tutti quelli che sanno leggere e scrivere, ma la percentuale resta bassa, l’analfabetismo è di casa. Nel 1882 si allarga il corpo elettorale, maschi alfabetizzati e che versano 19,8 lire l’anno di imposte (Legge Zanardelli). Nel 1912 la Legge Giolitti ammette al voto tutti gli alfabetizzati a 21 anni e gli analfabeti a 30 anni e comunque a tutti quelli che hanno fatto il militare. Nel 1919 possono votare tutti coloro che hanno compiuti 21 anni, (alfabetizzati ed analfabeti). Dal 1946 votano tutti, uomini e donne, che siano 21enni, poi l’età calerà a 18 anni.

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