Il professor Mesolella presenta il libro “La guerra addosso”

di Redazione

“La guerra addosso”SPARANISE. Sarà presentato, martedì 3 febbraio, alle ore 11, nella grande palestra dell’Itct Galilei, l’ultimo, interessante libro del professor Paolo Mesolella, sul Campo di concentramento tedesco di Sparanise e sugli eccidi dell’Agrocaleno.

Il libro, intitolato “La guerra addosso”, contiene anche il Diario di guerra dell’orfanotrofio “Padre Semeria” e le testimonianze autografe di numerosi deportati nel campo di concentramento sparanisano; tra le tante quella dell’ex Presidente della Regione Campania Ciro Cirillo, del Generale Alfonso Cascone, del Generale Andrea Cucino e dei deportati – scrittori preside Mariano Paolozzi, prof. Giuseppe Spera, prof. Antonio Zannini, prof. Brunello Riccio Flentjen e del rag. Alfonso Lombardi che hanno parlato del campo sparanisano nelle loro opere.

Nel libro vi è anche uno stralcio del diario di guerra di Nicola Fusco, deportato sparanisano a Dachau, di Don Francesco D’Angelo deportato nel campo di Sigmaringen e documenti inediti su Filippo Mandara, giovane sparanisano diventato Capo Medico nell’ospedale del Campo di Dachau. Sono veramente tanti i testimoni che impreziosiscono questo scrigno di storia locale: ben 90 le testimonianze e numerosi anche i documenti e le foto d’epoca. Ma il testo non parla solo del campo di concentramento e degli eccidi di Sparanise: parla anche degli eccidi perpetrati dai nazisti a Calvi Risorta, Pignataro Maggiore e Montanaro, dei bombardamenti e delle numerose vittime causate dagli ordigni bellici.

“La pubblicazione – spiega il prof. Mesolella – nasce anche per far conoscere i “Cunicoli” scavati dai tedeschi nei pressi della ferrovia, recentemente venuti alla luce; per cercare di definire il numero esatto delle vittime dell’eccidio di Via De Renzis, per non dimenticare i bombardamenti di Casa Palmese a Sparanise, quello del seminario di Calvi, che travolse la famiglia Gagliardi e quello che uccise le povere suore della Confidenza Castallo a Teano. Ma soprattutto per ricordare episodi drammatici di vite spezzate, come quella del piccolo Enzo Merola, ucciso in braccio alla giovane madre, di Annamaria Ventriglia, uccisa a bruciapelo da un inglese. E poi la storia di Vitaliano Feola e di sua figlia Maria, quella di Alonzo Salvatore, ucciso mentre teneva la figlia per mano e la morte dei fratellini Palmieri.

Alla manifestazione, promossa dalla Presidenza del Consiglio comunale, “per il dovere morale di raccontare la verità nel rispetto di chi fu barbaramente trucidato”, interverranno, il sindaco avv. Salvatore Piccolo, il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Fattore, il consigliere provinciale Amilcare Nozzolillo, il prof. Pino Angeloni della II Università di Napoli, il prof. Gianni Cerchia, dell’Università del Molise, il geom. Giovanni Desiderio, deportato a Dachau e la preside dell’ITC Antonella Mascagna.

Sarà una buona occasione per ricordare ai distratti (e sono tanti) il campo di concentramento sparanisano dove sono passati migliaia di deportati e l’eroismo delle donne sparanisane che con il loro coraggio posto nel cercare di liberare i prigionieri hanno donato al paese il titolo di “Città” e la medaglia d’oro al merito civile.

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