Eluana, Sacconi indagato: “Non mi faccio intimidire”

di Angela Oliva

Maurizio SacconiROMA. La Procura di Roma ha indagato il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi a causa della denuncia dei Radicali sull’atto di indirizzo collegato al caso di Eluana Englaro.

“Assurdo che questo atto sia stato attratto in una dimensione penale. Questa sì che è un’intimidazione, ma io non sono un tipo che si fa intimidire”, ha commentato così il Minsitro Sacconi, in visita a Londra, la decisione della procura di Roma. Secondo il Ministro del Welfare l’atto di indirizzo “è stato un atto di governo doveroso, di indirizzo al servizio sanitario nazionale affinché avesse comportamenti omogenei sul dovere di alimentazione ed idratazione delle persone in disabili, in ossequio alla legislazione italiana e alle carte dell’Onu. Si è trattato – ha proseguito Sacconi – di un atto responsabilmente assunto. Ho sempre detto che Ponzio Pilato non fu un buon esempio di governo. Tutte le posizioni, in una materia così delicata, vanno rispettate”. Alle dichiarazioni di Sacconi si è aggiunto anche un documento, redatto da alcuni esponenti del Pdl, che chiedono alla regione Emilia Romagna e con essa anche tutte le altre strutture sanitarie di non accogliere la morte di Eluana: “L’Emilia Romagna deve restare terra di solidarietà, non deve diventare una regione dove in sanità si può dare la morte. Le strutture sanitarie hanno come scopo fondamentale e non derogabile quello di assistere la vita, non di favorire la morte. Tale scopo rappresenta il fondamento coerente della stessa immagine che questa regione si è sempre voluta dare, ovvero di essere una regione di solidarietà e coesione sociale”.

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