Battisti: Ue non interviene. La Russa: “No all’amichevole”

di Angela Oliva

Cesare BattistiNon abbiamo le basi legali per intervenire”, ha sentenziato così la sua estraneità l’Unione Europea in merito al caso dell’estradizione di Cesare Battisti.

Ad interpellarla era stato il ministro italiano per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi, inviando una lettera: “Il rifiuto del governo brasiliano di estradare Cesare Battisti è una grave offesa per l’Italia. L’ex-terrorista è accusato di quattro omicidi, risulta pertanto sorprendente che le autorità brasiliane considerino Battisti come un rifugiato politico. L’Europa sempre più autorevole e fortemente impegnata a tutela dei diritti dell’uomo, non può mancare di far sentire la propria voce a sostegno delle ragioni di uno Stato membro e a difesa della propria immagine. Anche perché attaccare l’Italia, Paese fondatore dell’Unione europea, vuol dire attaccare l’Europa che è una comunità di diritto basata sul rispetto della persona umana. Chiedo, quindi, il sostegno delle istituzioni europee ad ottenere l’estradizione di Battisti, anche per rispetto delle vittime del terrorismo, delle loro famiglie e per garantire, attraverso la certezza della pena, il senso del nostro comune impegno contro ogni forma eversiva”.

A rispondere alla missiva di Ronchi in merito all’estrazione di Barristi è stato Michele Cercone, portavoce del commissario alla Giustizia, Libertà e Sicurezza Jacques Barrot, che ha scritto: “Abbiamo preso nota della lettera pubblicata sui media italiani ma non abbiamo competenza per intervenire in questa questione bilaterale tra Italia e Brasile. Non vi è alcun accordo in materia di estradizioni tra Ue e Brasile. Esiste solo il trattato di estradizione Italia-Brasile del 1989, dunque – conclude – noi non abbiamo alcuna base legale per intervenire”.

Intanto, il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha chiesto di annullare l’amichevole di calcio tra Italia e Brasile, prevista per il 10 febbraio, affermando che non esistono i presupposti: Non mi pare il caso di fare nulla di amichevole con un Paese che lascia circolare sulla spiaggia di Rio un terrorista. Io non ci andrò, avevo già i biglietti ma non ci andrò: si fosse trattato di una gara ufficiale, allora era giusto che la politica non ci entrasse. Ma si tratta di un amichevole, io la abolirei perché in questo momento non vedo nulla di amichevole”.

D’accordo con La Russa anche il Ministro delle Politiche Giovanili Giorgia Meloni che ha affermato: La considero un’iniziativa sensata. Temo che l’incontro possa trasformarsi in un momento di tensione con il popolo brasiliano, che non c’entra nulla rispetto a un governo che ha un ministro della giustizia incompetente e indulgente”.

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