“Bagnara di Castelvolturno: reinventare la rinascita del territorio”

di Redazione

Aldo Di RestaCASTELVOLTURNO. Castelvolturno è assurto ormai da tempo a icona dell’illegalità, patria del degrado, un territorio controverso, vecchio tempio del turismo e della bella villeggiatura, oggi luogo dell’emarginazione.

A torto però questo discusso avamposto del casertano, si crede sia stato consegnato per sempre all’abbandono e all’incuria. Dalla piccola località di Bagnara, periferia nord del Comune di Castelvolturno caratterizzata da circa quattro chilometri di costa, dei 27 attraversati dall’intera lingua dell’area in questione, nasce un’associazione che ha fatto del termine “riqualificazione”, una bandiera ed un motto a cui restare fedeli costi quel che costi.

“Bagnara che Vive” è un’associazione, nemmeno tanto piccola, che nei suoi 5 anni di attività, ha programmato una progressiva e insistente operazione territoriale di riconversione: dal vecchio al nuovo, dall’incuria alla tutela, dal degrado alla ricostruzione, dall’illegalità alla liceità.

Dall’agosto del 2003, Bagnara che Vive si è mossa su più fronti: uno sguardo costante sulla questione ambiente, ma anche attività sociali, integrazione degli immigrati, educazione alla legalità, promuovendo una cittadinanza attiva che sembra, agli occhi dell’opinione pubblica, impossibile in quel luogo. Con l’obiettivo di riportare Castelvolturno e la località di Bagnara – di cui ben 2 km di spiaggia sono pericolosamente a rischio erosione – all’attenzione della popolazione non solo per i delitti di camorra, lo spaccio di droga e la prostituzione, ma anche e soprattutto per garantire ai residenti una rinnovata e sana vivibilità, e a quelli che sono scappati dalle proprie case qualche decennio fa, l’opportunità di tornare e godere di nuove prospettive, Bagnara Che Vive ha organizzato un convegno/dibattito interistituzionale, interassociazionale, e aperto al pubblico.

“Reinventare la Rinascita di un Territorio”, questo il titolo dell’incontro, è una iniziativa ambiziosa, che si propone di chiudersi con un documento ufficiale, un documento che sia in sé un impegno per questo territorio, un documento che voglia prevedere un tavolo permanente di discussione e l’attenzione costante delle istituzioni regionali, provinciali e locali. Il convegno si propone pure di riattivare la sinergia del Bilanciere, la rete di associazioni che operano nell’area del Volturno. L’incontro, cui sono stati invitati il Prefetto, la Regione Campania, la Provincia di Caserta, la Giunta Comunale, le Forze Politiche locali e le Associazioni che operano sul territorio, vuole dunque essere un momento di confronto, sereno e costruttivo, sulle serie problematiche del territorio e sulle iniziative concrete necessarie per il suo rilancio.

Riteniamo questo incontro di particolare importanza – afferma Aldo Di Resta, Presidente dell’Associazione (nella foto) – perché costituisce un momento di riflessione tra tutte le componenti politiche e sociali dedicato alle problematiche della località Bagnara, e dell’intera Castelvolturno, ed anche perché è un momento pubblico in cui la reale volontà di risolvere i problemi e di concorrere alla rinascita dell’area possono avere il giusto risalto. Vivere questo luogo oggi è una vera gara di sopravvivenza per gli adulti, per un giovane significa totale assenza di prospettive. Riappropriarsi della qualità della vita, è questa l’inversione che desideriamo ottenere”.

In particolare, nell’incontro saranno affrontate le seguenti tematiche: – lavori di riqualificazione della località a seguito dell’Accordo di Programma; – attivazione del servizio ordinario di raccolta dei rifiuti, raccolta differenziata degli stessi e questione ambiente in generale; – fenomeno erosivo che ha riguardato in modo drammatico quasi due chilometri di spiaggia; – sistema di trasporti da e per Castelvolturno centro; – sicurezza; – rilancio economico.

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