Vico Equense, crolla un blocco di roccia

di Redazione

Il costone da cui è crollato il bloccoVICO EQUENSE. Allarme frane a Vico Equense. Sono le 05.30 quando un blocco di roccia calcarea si stacca dal costone sottostante l’ex cattedrale della Santissima Annunziata.

Ne dà l’allarme e interviene repentinamente l’equipaggio della Capitaneria di porto, che viene raggiunto da tecnici e amministratori del Comune di Vico Equense, dalla Polizia municipale locale e dalla Protezione civile. Si tratta di 100 metri cubi di roccia staccatasi dalla falesia già interessata al crollo del 27 dicembre 1999 e dai vari eventi successivi di più limitata estensione. Il moto ondoso, che nella zona proviene prevalentemente da nord-ovest e le forti mareggiate degli ultimi giorni hanno ulteriormente scavato al piede il costone determinando il crollo del blocco di roccia. Il materiale franato attualmente si trova nella zona sabbiosa alla base del costone e sarà smosso dalle mareggiate già annunciate per l’inizio della prossima settimana. In realtà, la mancata realizzazione di una scogliera soffolta di protezione del piede della falesia ha reso vano qualsiasi intervento di consolidamento della stessa e sta inficiando quello recentemente ultimato dal Comune di Vico Equense. I progetti di interventi e opere da realizzare in quell’area, tra cui la scogliera soffolta, risalgono al 2002, quando il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha stanziato 5 milioni di euro per il Comune di Vico Equense. Di quei progetti, solo l’intervento di sistemazione delle reti è stato realizzato ed il resto bloccati. Solo 1 milione di euro è stato utilizzato e gli altri sono stati sottratti al Comune.

“Quel costone rappresenta un grande pericolo – afferma il sindaco Gennaro Cinque – ma preso sotto gamba da Ministero, Regione e Provincia. Perché i nostri progetti sono caduti nel dimenticatoio? E come mai qualche mese fa i Comuni di Meta, Piano, Sant’Agnello, Sorrento, Massa Lubrense hanno ricevuto 100 milioni di euro per la difesa delle coste e noi nulla? Bisogna intervenire immediatamente e non aspettare che avvenga una nuova catastrofe naturale”.

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