Barriere architettoniche: Motta accusa Pascariello

di Redazione

 SAN NICOLA LA STRADA. Nonostante si sbandieri a destra a manca l’eliminazione delle barriere architettoniche, a San Nicola La Strada, l’amministrazione comunale non fa nulla.

È l’accusa formulata dal reggente della sezione “Enrico Berlinguer” del Pdci, dottor Salvatore Motta. “Secondo il nuovo codice della strada (decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285, all’art. 208) – ha affermato Motta – i proventi delle sanzioni amministrative (multe) … sono devoluti … al miglioramento della circolazione sulle strade, al potenziamento e miglioramento della segnaletica stradale …, alla fornitura di mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale di loro competenza e alla realizzazione di interventi a favore della mobilità ciclistica, nonché, in misura non inferiore al 10%, ad interventi per la sicurezza stradale, in particolare a tutela degli utenti deboli: pedoni, ciclisti, bambini, anziani, disabili. Da questa norma di legge, si evince in maniera inequivocabile – sottolinea l’esponente comunista – che gli utenti deboli della strada dovrebbero essere tutelati con azioni incisive sul territorio grazie all’utilizzo dei suddetti proventi. Nel Comune di San Nicola la Strada il citato 10% dei proventi, proveniente dalle multe per divieto di soste (grazie anche ai cosiddetti “vigilini”), dall’autovelox, dal photored, ecc., dovrebbe aggirarsi ad una cospicua somma, cifra da poter realizzare benissimo nella realizzazione di opere ed ad effettuare i dovuti e necessari interventi per la sicurezza degli utenti deboli della strada. L’amministrazione, invece, quando in quei casi rari decide di intervenire, cosa fa? Opta per scelte infelici e a volte involontariamente inadeguate e persino pericolose (vedi i dissuasori – paletti e catenelle – istallati in parecchie vie cittadine ove mancano i marciapiedi rialzati rispetto la strada). La cosa più bizzarra, ma al contempo offensiva dell’intelligenza dei cittadini, è il parcheggio con l’installazione degli archetti per legare le biciclette in prossimità di Piazza della Pace, che, pur di non sacrificare un posto auto, il Sindaco ha fatto posizionare proprio davanti alla rampa per la mobilità delle carrozzine delle persone diversamente abili e di quelle (come anche i passeggini) dei bebé condotte dalle mamme, impedendo di fatto la libera circolazione. Assurdità vergognosa! – grida a voce alta Motta – Un’opera per utenti deboli della strada (ciclisti) che blocca a sua volta una struttura (rampa) diretta ad altri utenti della strada ancora più deboli (disabili e pedoni). Signor Sindaco – prosegue rivolgendosi a Pascariello – concentri la Sua azione amministrativa alla realizzazione di opere necessarie tese alla comunità intera! Mostri più attenzione al disagio dei cittadini! Elimini gli sprechi e i costi delle manifestazioni inutili e delle iniziative fittizie indirizzate ai soliti pochi! Si presenti ai posteri non solo come il Sindaco del cemento selvaggio e delle tante targhe marmoree dissipate sul territorio – ha concluso – ma a futura memoria si faccia ricordare soprattutto come il Sindaco della solidarietà! Almeno per quest’ultima parte del suo mandato, diventi il Sindaco della gente”.

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