Pdl: “Il sindaco Cennami non faccia il pesce in barile”

di Redazione

 MONDRAGONE. Per il gruppo consiliare di Fi verso il Pdl “c’è da rimanere veramente sconcertati a seguito delle dichiarazioni rese alla stampa dal sindaco Achille Cennami sulla questione del nuovo depuratore, …

… mentre siamo veramente allibiti per una mancata smentita pubblica eventualmente richiestagli da un intero gruppo consiliare di maggioranza che mai si era detto a favore della localizzazione di un digestore anaerobico direttamente sulla spiaggia.

Proviamo a far chiarezza: pur di affermare la bontà dell’insediamento industriale accanto al nostro mare, localizzazione da noi fortemente osteggiata, Il Sindaco ha provato a confondere i fatti, non facendo capire ai cittadini mondragonesi la gravità della questione che sta accadendo.

I soldi al Ministero dell’Ambiente per la delocalizzazione di un nuovo depuratore, ovvero 15 milioni di euro, c’erano con l’On.le Mario Landolfi e continuano ad esserci anche oggi.

Il problema è che la Regione Campania, in termini amministrativi, non ha fatto nulla per riceverli, ovvero non ha preparato la documentazione amministrativa occorrente adavere materialmente i soldi da Roma.

La gara di appalto è stata quindi annullata dal Commissario di Governo per la Tutela e le Bonifiche delle Acque perché la Regione (guidata da Antonio Bassolino, compagno della maggioranza amministrativa al governo cittadino) che deve formalmente contrarre il mutuo, non ha fatto nulla per avere il finanziamentogià disposto dal Ministero.

Mancano, poi, 6 milioni che sono stati prelevati per l’emergenza rifiuti sempre dalla Regione Campania.

Visto che, relativamente alla suddetta spiacevole vicenda,i problemi da risolvere immediatamente, quindi, risultano essere l’immobilismo della Regione Campania ed i 6 milioni di euro che la stessa deve rimettere al loro posto, ci domandiamo: perché il Sindaco Cennami non difende un po’ il proprio territorio, ammonendo e, soprattutto, sollecitando ufficialmente Bassolino?

Il nuovo depuratore rimane il punto di svolta ambientale per Mondragone.

Forse il Sindaco di Mondragone pensa soltanto ad affossare le progettualità altrui per portare avanti, come candidamente affermato a mezzo stampa, i suoi progetti che ritiene più validi senzaben capire, però,le relative motivazioni.

Comprendiamo la presunzione, ma ricordiamo al Primo Cittadino Achille Cennami che, dopo che avrà finito di fare il Sindaco, la nostra Città dovrà continuare ad esistere e, quindi, gli consigliamo di operare per il bene del paese e non certamente di pensare alla sua personale e vuota gloria politica.

Questa è la verità dei fatti: Cennami e Bassolino vogliono che Mondragone rimanga una fogna a cielo aperto”.

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