Romeo ai giudici: ”Ho finanziato la Margherita”

di Redazione

Alfredo RomeoNAPOLI. Iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sulle dichiarazioni dell’imprenditore Alfredo Romeo, in carcere per un presunto giro di tangenti a Napoli.

Nel corso dell’interrogatorio davanti ai magistrati il 18 dicembre scorso, Romeo ha ammesso di aver finanziato il partito de ‘LaMargherita’. All’imprenditore vengono contestate una serie di intercettazioni telefoniche dalle quali emergerebbe il suo interessamento per la definizione di una gara di appalto a lui favorevole grazie alla presenza di determinati requisiti. Nei verbali, depositati oggi dai pm Vincenzo D ‘Onofrio è Raffaello Falcone al tribunale del riesame, l’imprenditore, ribadisce più volte che a quelle gare non avrebbe mai partecipato, ricordando anche di avere in mano tre decreti ingiuntivi per crediti vantati nei confronti dell’amministrazione comunale. “Le assicuro, giudice, che non avrei partecipato, e ci sono dichiarazioni, spero di leggerle nelle intercettazioni, in cui lo dico chiaramente. Noi oggi abbiamo un credito nei confronti del Comune di venti milioni di euro, il comune non ci paga da 24 mesi e questo era uno dei motivi principali che mi teneva in una condizione di estrema diffidenza e di estrema attenzione, quindi non avremmo comunque partecipato”.A Romeo è stato chiesto anche di un incontro con l’ex ministro Beppe Fioroni, del Pd, che non è indagato, organizzato dall’ex assessore comunale di Napoli Giuseppe Gambale e svoltosi alla presenza del tenente colonnello della Finanza Giuseppe Mazzucco, entrambi ora agli arresti domiciliari. “Ci ha ricevuto solo per tre minuti e si è parlato di chiacchiere di corridoio”. Poi passa a parlare di Francesco Rutelli: “Lo conosco, ma con lui non ho nessun rapporto diretto”.E di Renzo Lusetti: “Un fanfarone. È uno che si mette sempre in mezzo, si propone, ma non ha mai fatto un tubo”.

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