Varato il pacchetto anti-crisi, ma Cgil conferma sciopero

di Redazione
Berlusconi e TremontiROMA. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti,
hanno illustrato ieri il decreto-legge con il quale il Governo ha
varato misure a sostegno della famiglia, del lavoro, dell’occupazione e
dell’impresa, in funzione anti-crisi.
Tra le misure:
i cittadini residenti che compongono un nucleo familiare a basso reddito da lavoro dipendente o pensione o redditi assimilati riceveranno un bonus straordinario tra i duecento ed i mille euro, parametrato al numero dei componenti del nucleo familiare e a seconda che in famiglia vi siano portatori di handicap;
i mutui per l’acquisto della prima casa non potranno superare il 4% e, per i mutui già stipulati, lo Stato si accollerà l’eventuale parte eccedente; le tariffe vengono bloccate o ridotte per tutte le forniture abituali (fuorché l’acqua) fino al 31 dicembre 2009;
a decorrere dal 1° gennaio 2009 le famiglie economicamente svantaggiate che hanno diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica avranno anche diritto alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale;
in aiuto ai lavoratori pendolari sono bloccati i pedaggi autostradali e le tariffe ferroviarie sulle tratte regionali. Viene inoltre previsto un prestito (a tasso particolarmente agevolato) alle famiglie nel cui ambito avvengano nuove nascite, al fine di supportare le spese connesse alle esigenze dei primi anni di vita.
A tali misure va aggiunto il beneficio della “carta acquisti” recentemente varato dal Governo.

Il decreto-legge vara anche una serie di importanti misure a sostegno dell’economia e dell’impresa:
l’imposta sul reddito delle società e l’imposta regionale sulle attività produttive vengono ridotte di tre punti percentuali;
viene prorogata la detassazione dei salari di produttività con innalzamento da 30 a 35.000 euro del reddito massimo per beneficiare dell’aliquota agevolata e con innalzamento da 3 a 6milw euro del salario di produttività agevolato fiscalmente.
Il sostegno “in deroga” al reddito di coloro che perdono il lavoro sarà garantito dal nuovo Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, nel quale confluisce anche il Fondo occupazione per gli ammortizzatori in deroga, finanziato per un miliardo e 26 milioni di euro. La detassazione riguarderà anche i militari e le forze dell’ordine e di soccorso.
L’Iva verrà pagata al momento dell’effettiva riscossione dei corrispettivi. Vengono inoltre ridotti i costi amministrativi sostenuti dalle imprese e viene prevista la revisione degli studi di settore, soprattutto in talune aree del Paese, per rimodulare gli indicatori di reddito agli effetti della congiuntura. Al fine di incentivare il rientro in Italia di ricercatori residenti all’estero viene previsto che siano fiscalmente imponibili solo per il dieci per cento.

Il decreto-legge concreta poi il deciso intendimento del Governo di accelerare le procedure per la realizzazione di opere, comprese quelle di messa in sicurezza delle scuole, interventi a sostegno dei trasporti pubblici locali e delle ferrovie e ulteriori misure di lotta e contrasto all’evasione fiscale completano la manovra di sostegno all’economia.
“Dovremo leggere tutto il provvedimento del governo, ma al momento non
c’è la svolta che chiedevamo”.
Guglielmo Epifani, boccia così il piano del governo e conferma lo sciopero del 12 dicembre. Anche dal Pd arriva un
giudizio negativo: “Quelli presi in 10 minuti da Berlusconi sono
interventi tampone, da big bang comunicativo. I ministri forse non li
conoscono neppure e ci vorranno dieci giorni per scriverli”
dice il
vicesegretario Dario Franceschini.
Per il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, va bene ma bisogna fare di più: “Servono
ulteriori fondi a supporto delle imprese”.
Duro invece il suo commento circa un possibile
intervento sulle tariffe: “Le tariffe le decide il mercato”. E alla Cgil dice: “Sui contratti non ci faremo porre veti da Epifani”.
Positivo, invece, il giudizio del segretario generale della Cisl,
Raffaele Bonanni: “Il governo ha recepito la nostra indicazione
sull’innalzamento della soglia per la detassazione dei premi e del
salario di produttivita’ da 30 a 35.000 euro”
. Soddisfatto anche il segretario della Uil Luigi Angeletti: “Ci aspettavamo più coraggio
sulle tredicesime, ma considero il bicchiere delle
misure del governo mezzo pieno”.
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