Caltanissetta, abusava di un 12enne. Il padre sapeva e taceva

di Redazione

 CALTANISSETTA. Assurda storia di degrado e violenza quella che ci viene raccontata da Caltanissetta dove i carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale hanno arrestato un anziano imprenditore agricolo con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata.

L’uomo, Luigi Mosca, di 83 anni, avrebbe abusato di un ragazzino di 12 anni, figlio di un suo dipendente. La cosa che fa più scalpore è che il padre del ragazzino sarebbe stato a conoscenza delle molestie subite dal figlio ma avrebbe taciuto per paura di perdere il lavoro. L’inchiesta è scaturita da voci raccolte tra amici e parenti della famiglia dell’abusato, riscontrate con accertamenti medici e perizie psicologiche. Nei confronti di Mosca il gip Paolo Andrea Fiore, su richiesta della procura ha disposto gli arresti domiciliari, in considerazione dell’età, con l’obbligo di non allontanarsene senza la necessaria autorizzazione del giudice e il divieto di comunicare con persone diverse dai conviventi. Per il padre della vittima degli abusi, il gip, pur riconoscendo la sussistenza “di gravi indizi di colpevolezza per il delitto di favoreggiamento personale”, ha ritenuto che avrebbe “agito in presenza della causa di giustificazione dello stato di necessità, in quanto dall’anziano datore di lavoro gli proveniva l’unico reddito capace di consentire il sostentamento del nucleo familiare, già in condizioni di forte disagio economico e sociale”. Ad entrambi i genitori è stata tolta la potestà genitoriale sul 12enne vittima degli abusi e sui due suoi fratellini.

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