Ballarò: Berlusconi attacca Epifani e Di Pietro

di Angela Oliva

Guglielmo Epifani e Silvio BerlusconiLa lite tra il premier Silvio Berlusconi e il leader dell’Idv Antonio Di Pietro è giunta anche in televisione.

Durante la puntata di martedì sera della trasmissione di Rai Tre ‘Ballarò’, il presidente del Consiglio ha telefonato in diretta per intervenire sulla questione e parlare delle affermazioni di Di Pietro. Il botta e risposta tra i due era iniziato da martedì mattina quando lo stesso Di Pietro aveva parlato del Cavaliere dicendo: “Berlusconi è un grande corruttore politico. Ha tentato di corrompere me, ai tempi del suo primo governo, tentando di portarmi nel centrodestra. Poi ci ha provato con il candidato dell’opposizione alla presidenza della commissione di Vigilanza della Rai Leoluca Orlando. Infine con il neopresidente Riccardo Villari che è come Giuda, si sarebbe venduto per trenta denari”.

Queste parola durissime hanno scatenato l’ira del premier che, intervenendo in diretta nella trasmissione condotta da Giovanni Floris, ha sottolineato la questione insorta con l’ex pm dicendo: “Di Pietro a fare il suo dovere. Deve andare dai magistrati per denunciarmi. Se non lo fa lui, lo farò io querelandolo per calunnia”. Berlusconi ha poi continuato: “L’onorevole Di Pietro ha parlato di un certo modo di me accusandomi di aver tentato di corrompere l’onorevole Villari, tentato di corrompere l’onorevole Orlando e tentato di corrompere a suo tempo anche lui. Riccardo Villari non lo conosco, non l’ho mai incontrato né prima né dopo la sua elezione alla presidenza della commissione di vigilanza. Non ho mai chiesto un appuntamento all’onorevole Orlando. Mi è stato proposto di incontrarlo da un collega di Forza Italia, ma io ho rifiutato. È vero – aggiunge Berlusconi – che nel ’94 ho chiesto un appuntamento al dottor Di Pietro con l’intenzione di offrirgli un posto di ministro nel mio Governo. Ma allora non ero a conoscenza del fatto che il pm Di Pietro avesse messo in prigione degli innocenti, rovinando la vita a loro e alle loro famiglie in numero elevato. Persone che poi non erano state neppure ritenute da rinviare a giudizio. Avendolo conosciuto, con la mia esperienza e la mia capacità di capire gli uomini, l’ho capito e ho rinunciato seduta stante a fargli la proposta. Sono stato sempre soddisfatto – conclude il premier – per aver fatto la scelta giusta”.

Ma non finisce qui. Il condutture Floris, infatti, ne approfitta della telefonata di Silvio Berlusconi per farlo dialogare anche con gli ospiti in studio. Così il segretario della Cgil Guglielmo Epifani coglie l’occasione per rimproverare il presidente del Consiglio per non aver invitato la sua sigla sindacale all’incontro separato con Cisl e Uil, tenutosi nei giorni scorsi. Secondo Berlusconi “è stato un incontro assolutamente breve, non c’è stata nessuna cena. Un incontro che si è tenuto alla presidenza di Forza Italia e al quale sono stato invitato, fino a venti minuti prima non sapevo nulla dell’incontro”.

Ma Epifani ribadisce che non ha gradito che la Cgil non fosse stata invitata tanto da ipotizzare una probabile paura da parte del premier: “Non abbia paura del confronto con la Cgil”. “È fuori luogo questa osservazione – ha replicato Berlusconi –, la vita politica è fatta di molteplici incontri con singoli e gruppi. Questo era uno dei tanti incontri non ufficiali. Gli incontri ufficiali con i sindacati si fanno nella sede del Governo e la Cgil è sempre stata invitata, e in alcuni casi, come per Alitalia, la Cgil, pur invitata, non si è presentata”. Epifani nega le affermazioni di Berlusconi che, infastidito dal comportamento del sindacalista, sbotta: “Non ho bisogno della sua autorizzazione per incontrare alcuni protagonisti della vita pubblica”. Alla fine la conversazione si conclude con il premier che riaggancia stizzito il telefono.

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