24 novembre 1859, Darwin edita “On the origin of species…”

di Redazione
Charles Robert DarwinAccadde Oggi. Il 24 novembre del
1859 a Londra, nel giro di poche ore, vengono vendute tutte le 1250 copie del
libro di Charles Robert Darwin “On the origin of species by means of natural
selectio, or the preservation ofi favore races in the struggle fo life”.

Sarà
la prima edizione di centinaia di migliaia di copie e riedizioni, un vero boom
nella storia della biologia moderna. Darwin cinquanta anni prima , nel 1809 a
Sherwsbury, nella campagna di Inghilterra e fin da bambino mostra una
predilezione particolare per quelle che diventeranno le sue passioni, la
biologia, la botanica e la zoologia. Con il fratello si attrezza nella
costruzione di un laboratorio nel capanno di famiglia, dove viene relegato
perché in casa non accettano i suoi esperimenti, talvolta nauseabondi e
rumorosi, anche per questo sarà chiamato con lo pseudonimo di “gas”.

Viene
iscritto a Medicina ad Edimburgo, ma la sua passione lo porta altrove e quindi
il padre decide di fargli intraprendere la carriera ecclesiastica al Christ’s
College di Cambridge, ma proprio qui trova le porte aperte per seguire corsi di
scienze naturali, botanica, zoologia, diventa anche un esperto geologo, tanto
da ritrovarlo dopo pochi anni a fare rilievi stratigrafici nel Galles. Si
imbarca sulla nave Beagle, per una lavoro che durerà cinque anni, lungo le
coste del Sud America, suo compito sarà quello di lavorare alla stesura cartografica
di quelle regioni. Farà di più, molto di più.

La sua fame di conoscenza lo
porta a fare geografia, ma anche a raccogliere animali, piante, insetti, una
catalogazione minuziosa, talvolta ossessiva, ma precisa e scientificamente
valida, visto che tutto il suo materiale viene inviato al British Museum: il
suo navigare lo porta tra l’altro in luoghi essenziali per le sue ricerche,
sarà sulle isole di Capo Verde, alla Falkland e su tutte nel paradiso della
Galapagos, è qui che nasce la certezza delle sue teorie. Sviluppa la “Teoria
dell’evoluzione”, riempie interi volumi di appunti sulla trasformazione della
specie. La sua idea fissa è che le specie animali e vegetali possano avere
avuto un principio, quindi la trasformazione e la variazione per selezione
naturale e per mutazioni casuali, congenite ereditarie.

Scrive anche un
trattato, una volta tornato in Inghilterra sulla “Variazione delle piante e
degli animali in condizioni di domesticità”, rilevando come molte specie, anche
domestiche, siano state sviluppate nello sviluppo dalla necessità e dal bisogno
espresso dagli esseri umani, che ne determinavano lo sviluppo.

Entra a far
parte della Royal Society nel 1839, nel 1878 diventa componente dell’Accademie
des Sciences di Francia, nel 1870 viene accolto nella Società Geografica
Italiana. Si sposa con la cugina Emma Wedgwood, ricca borghese con la quale
avrà ben 10 figli, di cui tre morti in tenera età. Le sue condizioni
economiche, la sua indole e la necessità i seguire i suoi studi lo relegano
nella campagna, ad una vita agiata e tranquilla. Morirà nel 1882 e dopo solenni
funerali di stato sarà seppellito vicino alla tomba di Newton nella Cattedrale
di Westminster a Londra.

Le sue intuizioni gli provocheranno non poche critiche
dallo stesso mondo scientifico e dalla chiesa, critiche i cui fumi sono
arrivati fino a noi, con talune iniziative governative che tendevano a
cancellare l’evoluzionismo darwiniano dai libri di testo scolastico, operazione
fino ad oggi non riuscita, forse grazie anche all’evoluzione delle menti che
comunque è evoluzione della specie.

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