‘Linguaggi di pace’, tre mostre da lunedì 1 dicembre

di Redazione

chiostro Sant'AgostinoCASERTA. Saranno inaugurate lunedì pomeriggio, 1 Dicembre, presso il Chiostro di Sant’Agostino e il Salone dell’Anspi, in via Redentore, tre mostre grafico – pittoriche dal titolo “Linguaggi di pace”, volute dall’assessorato alle Politiche sociali e realizzate in collaborazione con quello alla Cultura della città di Caserta, rispettivamente guidati da Adriana D’Amico e Gianfranco Fierro.

“Con tre diversi linguaggi – ha spiegato la D’Amico – si è voluto comunicare un unico messaggio: l’auspicio di un futuro di condivisioni, di accettazione, di pace. L’appuntamento di ottobre, quando si celebra la settimana della Pace, quest’anno slittato per i noti fatti di Castelvolturno, è stato spostato a dicembre con l’intento di aprire nel segno della cordialità e della condivisione il mese dedicato al Natale. Preziosa è stata per noi la collaborazione con l’assessorato alla cultura. Abbiamo voluto offrire alla cittadinanza momenti di riflessione attraverso le opere degli artisti Titti Russo e Enzo Toscano nonché degli studenti della Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II” coordinati dalle docenti Donatella Mazzoleni e Maria Maddalena Simeone; i lavori dei primi due potranno essere ammirati nel Chiostro di Sant’Agostino e quelli degli universitari nel Salone dell’Anspi presso la Chiesa del Redentore”. Dall’1 all’8 dicembre, al I piano dell’antico chiostro saranno in mostra le Donne d’ebano di Titti Russo che con la sua pittura colorata e solare rende omaggio alle donne d’Africa che raccolgono e sbucciano la manioca, che camminano per chilometri, sotto il sole tra le dune, che usano la loro intelligenza per proteggere la vita, che con poco fanno festa; un omaggio alla loro bellezza luminosa, regale, ignorata, che la fatica spegne presto, che trovano il tempo per prendere il quaderno ed andare ad imparare a leggere e a scrivere. Sorridendo. Sempre al Chiostro di Sant’Agostino, al piano terra, saranno ospitate 8 opere di Enzo Toscano dal titolo Fratello Sole, sorella Luna liberamente ispirate, secondo l’armoniosa tecnica stilistica del maestro casertano, al messaggio di San Francesco, fatto di tenerezza e vigore, da cui nascono sia il sole che genera contemporaneamente luce e calore, sia la luna con il suo chiarore ameno che smussa tutti gli spigoli che feriscono e fanno sanguinare come simboli di un futuro in cui si fonda insieme il felice incontro degli opposti. Entrambe le esposizioni sono curate da Nadia Verdile. Nel Salone dell’Anspi, invece, saranno esposti pannelli sul tema Architettura come linguaggio di pace. Si tratta di Progetti di confronto multiculturale sul tema del sacro e dell’incontro multietnico. La mostra è il risultato di diverse esperienze didattiche che, da circa dieci anni, sono condotte sul tema della città multietnica presso l’Università partenopea. La stessa ospiterà anche istallazioni di Antonio Brangi, Antonio Di Grazia, Peppe Ferraro.

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