Domenica 5, porte aperte per ammirare il teatro ‘Cimarosa’

di Nicola Rosselli

Virglio CimarosaAVERSA. Porte aperte domenica mattina, dalle 10,30 alle 13, per ammirare il teatro “Cimarosa” nel suo antico splendore.

Il patron dello storico locale, Renato Virgilio, ha infatti, proceduto al restauro di tutte le pitture e i fregi presenti sia nella cupola che sul frontone del palcoscenico, risalenti al 1924, opera del Giammetta, quando l’allora onorevole Giuseppe Romano realizzò il teatro così come è oggi, trasferendolo dall’antistante piazza, dove vi era una struttura in legno risalente al 1897. “E’ stato questo – ha dichiarato Virgilio – il mio ultimo sacrificio per Aversa e gli aversani. Se entro il 30 giugno 2009 (data prevista per il rispetto di una serie di contratti di noleggio pellicole e rappresentazioni teatrali) non accadrà nulla, mi vedrò costretto a vendere, a fittare o a trasformare il teatro in un più remunerativo teatro-ristorante da far funzionare nelle serate dei week-end”. Virgilio, discendente della famiglia Della Valle, storica stirpe di gestori di sale cinematografiche (gestisce anche il Metropolitan ad Aversa ed il Bristol a Pinetamare), lancia un appello preciso: “Chiedo all’amministrazione comunale di acquisire almeno metà teatro Cimarosa o di dare una mano vera a questo tipo di cultura”.

E per giustificare questa richiesta mette in evidenza dati inoppugnabili: in provincia di Caserta sono numerosi i comuni che stanno spendendo decine e decine di migliaia di euro per dotarsi di teatri comunali: Pignataro Maggiore, Calvi Risorta, Marcianise, Piedimonte Matese, Casal di Principe. Da non dimenticare, poi, la vicenda del Comunale di Caserta, costato 28 miliardi in 12 anni e che oggi costa 900mila euro all’anno.

A Napoli, poi, il comune e la provincia hanno rilevato il Trianon affidandolo a Nino d’Angelo. Insomma, il teatro da solo non riesce ad andare avanti. E’ necessario il contributo pubblico, quale che sia la forma. “Altrimenti – conclude Virgilio – ad Aversa, almeno, non avrà futuro. Confido, però, nell’amico Ciaramella, che non intendo tediare con le mie richieste, considerato il suo bel da fare”. E ricorda un precedente da molti dimenticato: “Il bilancio del Comune nel 1992 prevedeva l’acquisizione, per due miliardi e mezzo di lire, del teatro. La decisione non ha avuto mai seguito”.

LA SCHEDA

Il teatro Cimarosa nasce nel vecchio “Orto dei Bagni”, in pratica il giardino di Casa Romano e attuale Piazza Amedeo, nel 1897, grazie ad una struttura in legno.

Nel 1924 viene realizzata l’attuale struttura ed è utilizzata per opere liriche. Nel 1927 Romano lo cede in gestione ai Virgilio-Della Valle che lo gestiscono fino al 1982.

A causa di una lite ereditaria, il tribunale assegna provvisoriamente ad uno dei contendenti la gestione ed il teatro ospiterà solo pellicole a luci rosse per un paio di anni. Viene, poi, chiuso per problemi statitici. Nel 1993 Renato Virgilio acquista tutte le quote dei coeredi e nel 1994 lo riapre al pubblico.

Tanti, tantissimi gli artisti che hanno solcato le tavole del teatro Cimarosa che, negli ultimi tempi, è stato utilizzato anche per iniziative politiche che hanno portato in città l’allora presidente del consiglio Massimo D’Alema, il presidente del Senato Fausto Bertinotti, l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli.

Tra agosto e settembre scorso la radicale pulizia del locale ha permesso di farlo rivivi vere dell’antico splendore e la passeggiata per vederlo domenica mattina verrà ripagata dallo splendido spettacolo.

Teatro CimarosaTeatro CimarosaTeatro Cimarosa

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