Ciaramella: “Sul programma aprirò un confronto con i partiti”

di Nicola Rosselli

Mimmo CiaramellaAVERSA. “Abbiamo perso sette mesi, almeno come affermano l’opposizione e la stampa, a questo punto conviene perdere anche l’ottavo mese utilizzandolo per una serie di riunioni operative, almeno ognuno di noi saprà cosa fare e potrà andare avanti spedito nell’attuazione del programma”.

Mimmo Ciaramella, sindaco azzurro di Aversa, non intende indicare le priorità che andrà ad affrontare la nuova giunta. “Prima – dice – vorrei confrontarmi con i partiti. In quella sede, ovviamente, porterò delle mie proposte”. Quello che è certo, secondo il primo cittadino normanno, che ha già tenuto due riunioni operative tra assessori e dirigenti, è che “bisogna fissare delle regole anche sulle modalità gestionali: tutti gli assessori e lo stesso sindaco devono considerarsi alla prima esperienza. Bisogna dimenticare il passato per bandire le cattive abitudini. C’è bisogno di una regolamentazione nei rapporti interni. A questo proposito vi annuncio che anche i rapporti con la stampa saranno regolamentati per evitare malintesi ed episodi spiacevoli come quello avvenuto nel corso della conferenza stampa di venerdì mattina”.

Ai “nuovi assessori” (si fa per dire, visto che l’esecutivo ricalca per sette decimi quello politico precedente) Ciaramella ricorda che beneficeranno di quanto fatto dai predecessori tecnici ed in poco tempo potranno licenziare il Piano Commercio (Siad) e, per quanto riguarda i rapporti con il governatore della Campania Antonio Bassolino, che il sindaco incontrerà nuovamente martedì prossimo, argomenti di rilievo come il polo giudiziario e i Por 2007/2013.

Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti politico-amministrativi, nella settimana a venire ci sarà un interpartitico di maggioranza dove Ciaramella illustrerà il programma da attuare fino al 2012, ossia a fine mandato. Per quanto riguarda le regole, gli assessori saranno convocati dal sindaco ogni quindici giorni “per valutare ed indirizzare in caso di necessità”.

Ai partiti, invece, saranno sottoposte questioni sulle quali dovranno pronunziarsi entro quindici giorni o più se si tratta di vicende più complesse.

Intanto, sulla decisione, quasi certamente unica in Italia, di assegnare ad un consigliere comunale la delega all’urbanistica, al di là delle critiche sull’opportunità, si registra anche un’eccezione giuridica. L’ex assessore centrista della prima giunta e primo mandato di Ciaramella, Antimo Castaldo, evidenzia come, nel caso di assegnazione di una delega di questo tipo, in capo al consigliere comunale Fiore Palmieri ci sia potere di indirizzo quale consigliere, potere di esecuzione come delegato e, infine, potere di controllo dell’operato di quest’ultimo, ancora come consigliere. Insomma, controllato e controllore sarebbero la stessa persona “facendo venire meno i principi elementari, ma basilari, della democrazia rappresentativa”.

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