Udc, Bortone chiarisce il caso Di Serio e chiede il ritiro delle deleghe

di Redazione

UDCSANT’ARPINO. “La decisione del consigliere comunale Maurizio Di Serio di ‘sospendere la propria adesione al Partito dell’Udc’, è un goffo quanto meschino tentativo di strumentalizzazione, …

… diretto esclusivamente al soddisfacimento di interessi personali in luogo del perseguimento degli obiettivi democraticamente individuati dal movimento politico, che mi onoro di rappresentare a Sant’Arpino”.

Questa la reazione del segretario cittadino dell’Udc, Bortone, alla decisione del consigliere Di Serio di lasciare lo scudocrociato per aderire al progetto del “Laboratorio Politico Atellano”.

Bortone continua: “Allo stupore misto a sconcerto per la constatazione dell’insana abitudine di non assumersi le proprie responsabilità, evitando di fatto ogni occasione di crescita nel confronto dialettico proprio di un movimento politico, fa da contraltare l’appagante consapevolezza che l’istituzione di regole di convivenza precise, basate sul rigore morale e sull’onestà intellettuale, non può non costituire un vero elemento di rottura, in un mondo quale quello politico, molte volte pervaso da voglia di protagonismo e smania di potere. Certo, permane la delusione perché vittima di questo stato di cose è un consigliere eletto nella lista di ‘Alleanza Democratica per Sant’Arpino’ in rappresentanza dell’Udc, ma di contro viene esaltata la coerenza di un movimento politico che fa della trasparenza e condivisione i suoi punti cardine.

Per quanto attiene poi alle circostanziate accuse del consigliere, sia sul piano umano che politico, mi sia concesso di replicare brevemente.

Sulla correttezza umana e professionale non transigo: difenderò in tutte le sedi la mia reputazione, convinto di aver sin qui improntato tutta la mia vita a principi sani che nessun’esperienza politica potrà mai intaccare.

Sull’arroganza, non senza imbarazzo preferisco non esprimermi, fiducioso che i rapporti umani alimentati quotidianamente dal sottoscritto, daranno con il tempo adeguata smentita.

Come segretario politico, con altrettanta fermezza respingo al mittente l’accusa di mancata condivisione democratica di tutte le decisioni afferenti il partito e le persone che lo compongono. Nel caso specifico posso assicurare che la stessa mozione di incompatibilità presentata da Di Serio, per sua stessa ammissione, al solo scopo di giustificare formalmente la propria decisione di lasciare il partito, è stata esaminata e respinta all’unanimità dal direttivo al termine di una riunione nella quale il consigliere, come sempre del resto, era assente, benché debitamente informato. Nell’occasione i membri dell’Udc cittadino, non riscontrando alcun profilo di incompatibilità tra gli incarichi di segretario politico e presidente dell’Ecoatellana Multiservizi s.r.l. e stigmatizzando il comportamento del proprio consigliere, hanno rinnovato la fiducia nel segretario, ritenendo un valore aggiunto per il partito la prestigiosa carica amministrativa.

È evidente, quindi, che la comunicazione del consigliere Di Serio ha solo anticipato, rendendola pubblica in anteprima, una decisione del partito ritardata solo per senso di responsabilità nei confronti della maggioranza politica di appartenenza. Ebbene, l’iniziativa del consigliere Di Serio permette all’Udc di Sant’Arpino di precisare che quella da lui definita ‘sospensione’ può a ragione essere intesa quale esclusione dal partito.

D’altra parte, illuminante sulle reali intenzioni dello stesso, chissà da quanto meditate, è la sua contestuale adesione al neonato ‘Laboratorio politico atellano’.

In ultimo, mi sento di garantire quanti hanno manifestato con il voto il proprio appoggio all’Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, (e sono oggettivamente più di quanti abbiano sostenuto il solo consigliere Di Serio), che il partito farà quanto necessario per vedere rispettate le proprie prerogative ed i propri valori all’interno della maggioranza politica, dove rappresenta un sicuro punto di riferimento.

A tale riguardo, anticipo la richiesta al sindaco Eugenio Di Santo ed al capogruppo consiliare Ernesto Capasso di convocazione di una riunione di maggioranza ai margini della quale chiedere, in piena coerenza di quanto sottoscritto nel documento dei principi etici e pregiudiziali fondanti la lista ‘Alleanza Democratica per Sant’Arpino’, il ritiro delle deleghe alle Politiche della Solidarietà e alla Gestione del Patrimonio Immobiliare, a suo tempo assegnate dal sindaco al consigliere Di Serio, in accoglimento delle istanze dell’Udc”.

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