Sanitopoli abruzzese, Angelini fa il nome di Piero Fassino

di Antonio Taglialatela

Ottaviano Del TurcoPESCARA. Lo scandalo della sanità abruzzese arriva in tribunale. Stamani sono comparsi in aula tutti gli imputati, in particolare l’ex governatore Ottaviano Del Turco ed il suo grande accusatore, l’imprenditore Vincenzo Angelini.

Il legale di quest’ultimo, Sabatino Ciprietti, in merito alle dichiarazioni rese dal suo assistito, ha riferito che “sono venuti fuori nomi molto importanti a livello nazionale, nomi di politici, che prima non erano mai stati fatti”. L’imprenditore nel settore delle cliniche private avrebbe raccontato “di incontri, di fatti di natura aziendale e personale, che Del Turco portava avanti con esponenti del mondo economico politico italiano, a casa sua o a casa di altri, non a casa di Angelini. E questa – aggiunge l’avvocato Ciprietti – è una confessione che Del Turco ha ribadito ieri, alla stampa. Non c’è dubbio, quindi, che la politica si occupava dell’azienda Angelini, in senso imprenditoriale e affaristico”. Circa un possibile coinvolgimento dei servizi segreti nella vicenda, il legale ha riposto: “Può essere”.

Tra i politici viene tirato in ballo Piero Fassino. Angelini avrebbe riferito che Del Turco gli fece il nome dell’ex segretario dei Ds per “caldeggiare” l’affidamento di posti letto per riabilitazione al gruppo “Tosinvest” della famiglia Angelucci. L’imprenditore ha inoltre spiegato che Fassino avrebbe sostenuto un suo concorrente nel settore della sanità privata, Franco Pierangeli, con l’appoggio a livello locale del vicepresidente della Regione Abruzzo, Enrico Paolini (Pd). In aula ha anche confermato di aver dato 500 mila euro a Forza Italia, sotto forma di finanziamento al partito, e una richiesta per una cifra sensibilmente inferiore che gli fu fatta anche da Alleanza Nazionale.

Gianni Giovannetti, portavoce di Piero Fassino, interviene:“Piero Fassino non siè mai occupato di organizzazione sanitaria, né in Abruzzo né altrove. E’ indecente e inaccettabile che per giustificare i suoi finanziamenti a Forza Italia, il signor Angelini faccia affermazioni false e prive di qualunque fondamento sul conto dell’onorevole Fassino, gettando fango su una persona del tutto estranea alle vicende abruzzesi”.

In difesa di Del Turco l’ex segretario della giunta abruzzese Lamberto Quarta, il quale ha evidenziato che al momento degli arresti, lo scorso 14 luglio, “la Regione si trovava “nella fase finale della chiusura dei nuovi contratti negoziali con la sanità privata, scaduti il 31 dicembre 2007”. Contratti che, poi, non sono stati rinnovati. Insomma, per Quarta si tratterebbe di una “vendetta” di Angelini, e sottolinea: “La giunta Del Turco ha fatto un’opera di tagli pesanti nei trasferimenti alla sanità privata, e ha fatto almeno quattro leggi che prima non esistevano”.

Pronta la replica di Angelini: “Quarta si è comportato oggi come ha sempre fatto, portavoce di Del Turco, ed è per lui che mente. E mente quando dice che sono caduto in contraddizione e quando dice che il centrosinistra non ha preso un soldo”.

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