Pisa-Livorno: sarà un derby vero

di Redazione

Porte aperte o quasi per il derby fra Livorno e Pisa, club rivali da sempre come le due città distanti fra loro soltanto 19 chilometri che però sono lontane anni luce per campanile e tradizione sportiva.

Porte aperte o quasi perché l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive ha limitato in modo parziale la possibilità di acquisto dei biglietti da parte dei tifosi pisani che di conseguenza potranno acquistarne uno a testa entro le ore 19 del giorno precedente. Il che non è poco. Anche perché, quando sette anni fa si giocò l’ultimo derby in Serie C1, gli incidenti non mancarono ed anzi coinvolsero addirittura alcuni giornalisti livornesi che vennero aggrediti da dei tifosi locali sia in tribuna che in sala stampa col goffo tentativo, da parte di alcuni cronisti pisani, di giustificare l’ingiustificabile dando in diretta televisiva spiegazione ad un fatto che invece andava solo condannato. Da qui, detto per inciso, ne è nato un piccolo caso che, dopo aver visto la presentazione di querele per diffamazione ai danni dei suddetti cronisti pisani, non si è ancora concluso in quanto gli esposti presentati dai giornalisti livornesi sono ancora pendenti all’Ordine dei giornalisti della Toscana.

Ma la scelta dell’Osservatorio, che guarda comunque con grande attenzione a questa partita, è stata quella di dare fiducia alle due tifoserie e la speranza è che esso venga ricambiato. E proprio con questa speranza, dopo sette anni, torna il derby della Toscana costiera, la partita che mette di fronte due città così vicine ma anche così diverse fra loro, sia per mentalità che per cultura popolare. Da una parte c’è Pisa, città storica dalle tradizioni antiche e quasi gentilizie, dall’altra vi è Livorno, portuale e irriverente, che con Pisa, neanche troppo paradossalmente, concorre in ogni caso a formare un’unica area vasta, o metropolitana che dir si voglia, dove infrastrutture, insediamenti produttivi e servizi si integrano alla perfezione.

Nella storia calcistica d’Italia, il Livorno e il Pisa non si sono mai incontrate in Serie A, anche se entrambe le squadre (il Livorno 18 volte, il Pisa 7) vi hanno giocato a lungo. Ma si sono incontrate molto spesso in Serie B e in C nelle sue svariate denominazioni o categorie. In tutto, amaranto livornesi e neroazzurri pisani hanno giocato contro 62 volte e ben 27 sono state le vittorie del Livorno, 26 i pareggi e solo 9 le vittorie del Pisa. Ora le due squadre si troveranno di fronte, fatti salvi anticipi o posticipi, sabato 20 settembre con ritorno previsto il 14 febbraio 2009.

Chi riderà e chi piangerà stavolta? Il Livorno è in forma ma anche il Pisa, che proprio in extremis si è rafforzato, non scherza. Una cosa tuttavia è certa: sarà derby vero. Ed ognuno, orgogliosamente, farà il tifo per la propria squadra e per la propria città. Viene da sorridere all’idea che, negli anni Ottanta, lanciò l’allora presidente del Pisa, Romeo Anconetani, quando la sua squadra militava in Serie A. “Uniamo i club, facciamo il Pisorno e facciamolo giocare a Tirrenia”, disse il patron. Ma a Livorno, nonostante la squadra arrancasse fra C1 e C2, gli risposero in modo secco: “Semmai facciamo il Livorna e giochiamo all’Ardenza!”.

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