In cattedra con carte false, scatta l’indagine

di Redazione

CertificatiCASERTA. I primi a denunciare presunte «irregolarità» in alcune certificazioni relative ai benefici concessi dalla legge 104 (che prevedono corsie preferenziali nell’assegnazione degli incarichi a tempo determinato) erano stati gli insegnanti precari già durante la sessione di convocazioni – la scorsa settimana – per il conferimento delle cattedre a tempo determinato.

La conferma è arrivata, via via, dagli stessi dirigenti scolastici e dall’Usp: sono al momento almeno una ventina i casi «sub iudice», relativi ad attestazioni mendaci o non corrette circa i requisiti per l’ottenimento dei beneifici previsti dalla legge 104/92. Di questi casi poco meno della metà – già a un primo riscontro da parte dei presidi – è risultato palesemente non in regola, motivo per il quale si è proceduto di ufficio alla revoca dell’incarico e al blocco dell’assegnazione delle cattedre a tempo determinato per il prossimo anno scolastico. Ulteriori accertamenti sono stati disposti dall’Usp mentre in questi giorni proseguono le verifiche incrociate il cui risultato potrebbe anche portare a una rimodulazione delle disponibilità e rendere quindi necessaria una nuova procedura per l’assegnazione delle cattedre. Ma non finisce qui. Perché sono stati alcuni degli stessi docenti precari ad annunciare la volontà di andare oltre e presentare un esposto alla magistratura per eventuali riflessi di carattere penale che dovessero emergere. Una circostanza quest’ultima rafforzata anche dall’obbligo che ha la Pubblica amministrazione (in questo caso il Csa) di inviare gli atti alla Procura della Repubblica laddove gli accertamenti amministrativi disposti dovessero far emergere profili di reato. In questo caso si procederebbe per falso aggravato dal danno provocato agli altri docenti (per la mancata fruizione del diritto di ottenere l’incarico) e dalla circostanza che una dichiarazione palesemente mendace abbia potuto portare un indebito vantaggio per chi l’ha sottoscritta. Intanto, a pochi giorni dall’apertura dell’anno scolastico emergono qua e là problemi e incongruità nella fase di preparazione dei plessi scolastici. A questo proposito un sos al Comune di Caserta giunge da numerosi dirigenti scolastici: l’immondizia non viene prelevata, davanti alle scuole restano cumuli di spazzatura, in qualche caso gli stessi materiali di risulta che sono stati accumulati dopo i lavori di adeguamento strutturale che hanno riguardato gli stessi edifici. La situazione più preoccupante davanti all’istituto Terra di Lavoro, tuttora interessato da interventi straordinari per il ripristino dell’agibilità della palestra. Oltre ai rifiuti, neppure la carta viene raccolta. Infine un’annotazione tecnica: nessuna delle scuole della città ha sinora ottenuto dal Comune (previa relazione dell’Asl) la certificazione di agibilità.

Il Mattino (LORENZO CALÒ)

I precari: prima o poi si doveva fare chiarezza

«Ce lo aspettavamo, prima o poi doveva accadere». La soddisfazione di aver sollevato, fra i primi, una serie di casi anomali non risolve però l’angoscia e la preoccupazione dei docenti precari, da oltre una settimana accampati con una tenda in un presidio permanente davanti al Provveditorato per protestare contro i criteri di assegnazione degli incarichi a tempo determinato e contro il sistema delle assegnazioni provvisorie. «Non ci meraviglierebbe se altre irregolarità dovessero ancora emergere», dicono. Intanto, una nuova assemblea degli insegnanti che compongono il comitato permanente dei docenti precari è in programma oggi pomeriggio alle 16 presso l’Auditorium di via Ceccano. Nel corso dell’incontro si discuterà ancora una volta della situazione relativa ai criteri con cui sono state effettuate le assegnazioni provvisorie in provincia di Caserta e delle iniziative di protesta da organizzare per opporsi a tali decisioni. Durante l’assemblea si cercherà di capire anche quali sono le reali possibilità di ottenere un tavolo di confronto con il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, o con il suo capo di gabinetto, per discutere della situazione dei precari della provincia di Caserta. Intanto, ieri il comitato ha avviato contatti con i rappresentanti locali dell’associazione Gilda degli insegnanti. Secondo i precari, la Gilda avrebbe apprezzato le modalità con cui i docenti hanno portato avanti la protesta negli ultimi giorni, mostrando la volontà di voler ascoltare le loro ragioni. All’incontro odierno, infatti, saranno presenti pure degli esponenti di tale associazione. Infine, il comitato permanente dei docenti precari ha confermato l’intenzione di proseguire la protesta a oltranza nei prossimi giorni. Memori del grave episodio di teppismo che li ha colpiti nella notte tra domenica e lunedì, i professori stanno studiando nuove modalità per portare avanti le varie iniziative. È probabile che non sarà più organizzato un solo presidio davanti alla sede del Provveditorato, ma che i docenti si spostino da un luogo all’altro per evitare la possibilità di diventare nuovamente bersaglio degli atti di teppismo da parte di alcuni facinorosi.

Il Mattino (SERGIO BENEDUCE)

Tensioni anche alle elementari per la norma che reintroduce il maestro unico

L’ultima settimana di vacanza prima della riapertura delle scuole si preannuncia calda anche in provincia di Caserta. Continua la protesta per i tagli agli organici. Oltre ai precari, alla protesta si stanno unendo anche i docenti di ruolo per il ritorno al maestro unico alle elementari. Nei giorni scorsi una delegazione di precari è stata ricevuta dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Vincenzo Di Matteo chiedendo più posti per la scuola casertana. Sul fronte tagli ora a scendere in campo è anche l’organizzazione sindacale Cub/Scuola e la Federazione nazionale Rdb/Cub con una giornata di sciopero generale per il prossimo 19 settembre. L’azione di sciopero coinvolgerà tutti i comparti del pubblico impiego, lavoratori precari della scuola, lsu e co.co.co. È stata proclamata una giornata di sciopero anche dai sindacati di base dell’Unicobas, il 3 ottobre; il 17 ottobre, invece, scenderanno in piazza i Cobas. I sindacati confederali, per parte loro, protestano e annunciano manifestazioni e assemblee nelle scuole della provincia, ma per il momento non parlano ancora di sciopero. Intanto, nei prossimi giorni i sindacati scuola incontreranno il direttore generale dell’Usr Alberto Bottino, per chiedere un piano straordinario per ripristinare almeno una parte dei posti per il personale Ata e di sostegno tagliati in Campania, fondi speciali per organizzare attività didattiche ed educative in orario pomeridiano in modo da consentire il parziale assorbimento dei precari che non hanno avuto la riconferma dell’incarico e porranno il problema delle classi sovraffollate nelle quali non sarà possibile garantire la sicurezza dei ragazzi.

Nuove convocazioni, poche disponibilità

Ancora tensione ma soprattutto tanta delusione tra supplenti e precari storici della provincia di Caserta. Ultimata la prima fase di nomine, conclusa sabato scorso, si sperava in qualche novità con la possibilità di trovare ancora dei posti alla prossima convocazione il cui calendario sarà pubblicato il prossimo 16 settembre. Ma quasi certamente ci sarà ancora delusione per i docenti precari perché sono rimasti solo spezzoni disponibili e cattedre al lumicino. Le cattedre per ora libere sono solo tre: una per la classe di concorso A039 alla scuola media di Orta di Atella e altre due all’Isis Ferraris di Caserta (A042) e all’Itis Volta di Aversa (A050). Le uniche speranze per molti prof restano le supplenze per incarichi inferiori a sei ore, le cui nomine saranno di competenza dei dirigenti scolastici, i quali recluteranno i nominativi dalle loro graduatorie di istituto. Intanto, sempre sul versante supplenze, per il personale Ata ci sono ancora posti da assegnare da parte dei dirigenti scolastici per il profilo di assistente amministrativo visto che le graduatorie provinciali risultano esaurite. Le graduatorie che saranno prese in considerazione sono quelle di terza fascia. I posti in palio sono 50 tra le scuole di ogni ordine e grado. Per il sostegno, invece, la situazione è ancora più grave se si considera che, a conti fatti, ci sono state oltre 200 nomine in meno rispetto all’anno scorso e non pochi dirigenti scolastici, soprattutto per la scuola primaria e secondaria di primo grado, hanno fatto richiesta all’Ufficio regionale di ulteriori docenti di sostegno. A tal riguardo l’Ufficio ha diramato ieri una apposita circolare invitando i dirigenti scolastici interessati a inviare la documentazione relativa agli alunni diversamente abili attualmente iscritti e comunicare se la situazione sia cambiata a causa di nuove iscrizioni o per rilascio di nulla osta. La prossima settimana, in ogni caso, il quadro d’insieme sarà completamente definito.

Il Mattino (DIAMANTE MAROTTA)

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