PECHINO. Il 26enne Andrea Minguzzi conquista la medaglia doro nella lotta greco-romana, categoria 84 chili, battendo in finale lungherese Zoltan Fodor.
Il sesto oro italiano sia nella storia della lotta azzurra alle Olimpiadi che di questa edizione dei Giochi. Andrea Minguzzi, 26 anni nato a Castel San Pietro e residente a Imola (Bologna), è un allievo di Vincenzo Maenza nella cui palestra faentina, il Club Atletico Cisa, si è formato dopo essere stato iniziato alla lotta dal padre Massimo, lottatore anchegli negli anni Settanta e suo primo allenatore. Dal 2004 è nelle Fiamme Oro della Polizia, allenato da Mauro Massaro e Marco Papucci, e questa era la sua prima avventura olimpica. Finora aveva vinto vari titoli italiani e trofei internazionali, tra cui due bronzi agli Europei.
Prima di arrivare in finale aveva eliminato, partendo dagli ottavi di finale, il russo Mishin (campione olimpico uscente), il francese Noumonvi, e, in semifinale, per 3-2 lo svedese di origine armena Ara Abrahamian che però ha contesto il verdetto arbitrale, non volendo stringere la mano allitaliano e addirittura togliendosi dal collo e scagliando a terra la medaglia di bronzo. Abrahamian non voleva neppure presentarsi alla premiazione per il terzo posto ed è stato costretto dal suo comitato olimpico. Ha sparato a zero sullarbitro francese Jean Marc Petoud: E un corrotto – ha detto – Lo sanno tutti. E parente del presidente della federazione mondiale che, notoriamente favorisce gli italiani. Dichiarazioni molto pesanti che gli procureranno, probabilmente, una pesante squalifica. Minguzzi, con molta onestà, ha ammesso che il verdetto della semifinale era discutibile ma – ha aggiunto sono cose che nella lotta succedono. Questa volta è andata bene a me. Tuttavia, il verdetto contestato riguardava la seconda ripresa, ce nera anche unaltra e lì Minguzzi poteva vincere ugualmente.
Ora lItalia viaggia con 6 ori, 4 argenti e 3 bronzi, per un totale di 13 medaglie, quarta nel medagliere dietro Cina (35 medaglie), Usa (34) e Corea del Sud (16).