Spanò: “La giunta Savoia ha solo sprecato soldi pubblici”

di Redazione

Rodolfo Spanò SANT’ARPINO. Il vicesindaco e assessore all’ambiente Rodolfo Spanò replica alle ultime affermazioni del capogruppo di minoranza.

“Non posso fare a meno di intervenire – dichiara l’esponente di Alleanza Democratica – ancora una volta sull’argomento rifiuti a S.Arpino Vorrei sapere da questi signori quale delibera della giunta Savoia è stata presa con il coinvolgimento della opposizione dell’epoca e se qualche delibera non è stata adottata a colpi di maggioranza. Mi dica questo prototipo di fannullone se l’avv. Spanò non ha votato a favore per le delibere adottate dal Consiglio Comunale nell’interesse del Paese. Mi dica il fannullone incallito se all’interno della sua maggioranza ha avuto mai il coraggio di prendere una decisione coerente con le proprie idee (posto che i fannulloni hanno proprie idee) e mi dica se quando si è accorto della difficoltà di una questione che avrebbe ‘richiesto lavoro ed approfondimento’ non ha preferito scappare e scaricare le colpe su altri. Dica sempre questo signore, che ha fatto di tutto pur di non andare a S.Maria La Bruna, se quando ho posto le questioni in Consiglio Comunale nella precedente legislatura quale provvedimento ha preso personalmente e in che modo ha richiesto alla sua maggioranza di discutere l’argomento nella stessa seduta. Mi dica soprattutto cosa ha fatto per avere la “unanimità politica nell’affrontare un argomento”. Mi dica poi se lui o le casse comunali hanno versato i soldi pagati all’avvocato per il parere sulla questione della incompatibilità e se il Tribunale prima e la Corte di Appello dopo hanno deciso in conformità del parere rilasciato da detto avvocato; mi dica se in conseguenza dell’errato parere ha posto in essere qualche azione di recupero delle spese nei confronti dell’avvocato che ha dato il parere a cui non sono seguite le statuizioni del Giudice. Mi dica il capogruppo fannullone se è vero o meno che ha chiesto ed ottenuto la nomina di capogruppo per ottenere più permessi dal lavoro e perché oggi i comunisti rappresentano il diavolo e soprattutto cosa rappresentavano quando stavano con lui. Mi dica Sigeberto III (il primo re dei fannulloni della famiglia dei Merovingi dei Franchi) se non si è avuto lo spreco del denaro pubblico quando ha ordinato la costruzione della piattaforma non a norma visto che, come lui stesso afferma, gli scarrabili acquistati anni prima erano a tenuta stagna e dunque non era necessaria la costruzione del sito di stoccaggio con la parvenza di piattaforma. Mi dica, poi, se i soldi spesi per circa 30.000,00 €uro sono stati recuperati dalla Geo Eco o dal Commissariato dei Rifiuti o dalla Regione; quali sono i principi dettati dal Commissariato Rifiuti e dalla Regione sul come si pone in opera una piattaforma necessaria per un sito di stoccaggio provvisorio non rispettati dopo la mia richiesta di intervento e soprattutto mi dica se durante la emergenza precedente gli scarrabili erano stati posizionati sulla pseudo piattaforma o meno o vuoi vedere le foto con i nostri bambini che giocavano a pallone sul campo sportivo (così ti rinfreschi la memoria sui danni irreversibili procurati). Si vada a controllare inoltre Pipino di Landen (secondo re dei fannulloni) o, se non ha tempo, mandi il suo Maggiordomo di Palazzo (alias Mente Lucida ovvero catta) se è stata interessata già l’Arpac e gli altri organi idonei per i lavori eseguiti. Mi dica infine Childerico III (ultimo re dei fannulloni prima della sonora sconfitta) se quando ha fatto eseguire (senza il getto di calcestruzzo, senza la vasca biologica, senza il canale di raccoglimento del percolato senza la griglia sottostante e senza la vasca biologica) i lavori sul campo sportivo gli organi da lui citati sono stati avvisati; se ha avuto l’autorizzazione a posizionare tutti i rifiuti; se per il tempo che gli scarrabili hanno ospitato i rifiuti non si è avuta la perdita di percolato e soprattutto se il suolo sottostante è già stato irrimediabilmente compromesso. Mi dica sempre colui che il popolo ha mandato a lavorare perché non si è informato meglio e perché non ha preteso che i lavori fossero fatti a norma di legge visto che dichiara di ben conoscere senza mai indicare. Se poi il detronizzato si fosse informato meglio saprebbe che la ditta ha sede legale in Frattaminore ma il titolare vive e lavora a S.Arpino; saprebbe se coloro i quali hanno lavorato sul campo sportivo sono o meno di S.Arpino. Non si può fare a meno di evidenziare che le critiche sulla questione rifiuti provengono proprio da chi appartiene ad una compagine politica che a livello Regionale è ritenuta la principale se non esclusiva responsabile del problema Monnezza che ha dato una cattiva immagine e non solo di Napoli in tutto il mondo. Complimenti”.

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