“Savoia revoca Del Prete per difendere la famiglia”

di Redazione

Eugenio Di SantoSANT’ARPINO. La coalizione “Alleanza Democratica”, capeggiata dal candidato sindaco Eugenio Di Santo, con un pubblico manifesto attacca l’amministrazione comunale e in particolare il sindaco Savoia.

Di seguito il testo del manifesto dal titolo: “Savoia revoca Del Prete per difendere la famiglia”.

Giorno dopo giorno l’amministrazione in carica va sempre più verso il naufragio. Sono ormai inarrestabili le falle e le contraddizioni che sin dall’insediamento hanno caratterizzato la giunta Savoia. In settimana si è consumato l’ennesimo strappo nella maggioranza che ha portato alla luce un grave modus operandi che non ha niente di politico.

Il vicesindaco Del Prete è stato revocato perché ha osato chiedere spiegazioni politiche sulla nomina del fratello del sindaco a direttore del Consorzio delle Farmacie Comunali. Il siluramento del numero due della giunta è stato solo firmato dal “Tiranno” (così come si autodefinisce l’interessato), ma ideato, preannunciato e attuato sotto la regia del fratello Carlo confermando, così, quanto lo stesso Del Prete aveva pubblicamente reso noto. Dallo scambio epistolare intercorso negli ultimi tempi tra il numero uno e l’ex numero due della giunta, sono emerse delle desolanti conferme su quanto da noi più volte denunciato sia in Consiglio Comunale che pubblicamente.

Se le nostre dichiarazioni sulla singolare interpretazione che il Sindaco dà al suo modo di fare politica potevano subire l’accusa di essere di parte, oggi non riusciamo ad immaginare quali fantasiose giustificazioni possono reggere all’accusa di chi, avendo seguito da vicino il modo di agire di Savoia, arriva finanche ad affermare : “faccio fatica a pensare che nel tuo vocabolario esistano i termini “responsabilità”, “coraggio”, “coerenza”, “stile” (testuali parole).

La verità è che il vicesindaco defenestrato aveva cercato di approfondire alcune vicende definite con coraggio “particolarmente gravi e che sono solo la punta di un iceberg” oltre alle “nomine di chiara indicazione politica che sicuramente non andavano trattate così come è stato fatto, perché la gestione della cosa pubblica non è una gestione familiare quale tu (Savoia) in questi anni l’hai intesa” (testuali parole).

La vicenda Del Prete, peraltro, conferma il “metodo (anti) democratico Savoia”: chi non si allinea con il “Tiranno” deve essere cacciato (vedi consiglieri Elpidio Iorio, Felice D’Antonio, Aldo Zullo, Eugenio Di Santo e Giuseppe Dell’Aversana), perché si deve governare nell’armonia familiare senza contrasti. Il risultato è che Savoia guida una coalizione (senza progetto, proposta e programma!) assolutamente diversa da quella uscita dalle urne nel 2003 e non ha mai pensato, neanche per un istante, di trarne le dovute conseguenze: dimissioni. Non c”è più bisogno di inchiostro o di parole.

I santarpinesi sono ormai stufi di questa colonizzazione familiare delle istituzioni. Non sprecate il fiato, almeno una volta adottate un provvedimento che sia realmente gradito alla cittadinanza tutta: andate via.

P.S. Il prossimo vice sindaco?? Coerentemente la scelta dovrebbe cadere tra il fratello Carlo o il “fraterno amico” Salvatore Maisto!!!

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