Question Time, in anteprima le domande a Ciaramella

di Nicola Rosselli

Domenico Ciaramella AVERSA. Sono già pronte anche le domande in vista del “Question time” di sabato mattina, 10 novembre, organizzato dall’avvocato Raffaele Santulli sullo scottante tema della crisi in casa azzurra, con il continuo contrasto tra Mimmo Ciaramella e la dirigenza di Forza Italia.

Un contrasto che, in verità, tutti auspicano finisca fin da stasera, quando il primo cittadino sarà faccia a faccia con il gruppo consiliare ed il direttivo cittadino. Un’edizione del “Question time” che, comunque, quasi unanimemente, sembra essere completamente al di fuori di quello che era lo spirito con il quale era nato. La crisi interna di una forza politica, seppure di maggioranza, non crediamo possa essere messa in piazza. Tanto che, alla fine, ad essere presente dovrebbe essere solo Ciaramella. Golia, infatti, sarà fuori Aversa per precedenti impegni familiari; il senatore Giuliano, invece, avrebbe affermato di non volersi prestare a quello che ritiene un “evento inopportuno”.

Ma, intanto, ci sono già le domande pronte, rese pubbliche dall’avvocato Santulli. Tutte rivolte al primo cittadino. La prima è stata redatta dal professore Domenico De Rosa che afferma: “Confesso subito di avere una spiccata simpatia per la sua persona, forse anche da un punto di vista epidermico, per cui sono molto preoccupato per quanto sta succedendo intorno a lei, quale figura istituzionale e come uomo politico. Sono turbato, altresì, dai suoi attuali non cordialissimi rapporti con il senatore Pasquale Giuliano, il quale, invero, può ritenersi uno dei maggiori artefici delle reiterate vittorie (per dispersione) della Casa delle Libertà e, in particolare, di Forza Italia. E’ noto a tutti, peraltro, il vostro antico e consolidato rapporto di stima e di amicizia che, salvo smentite di mero mestiere (del tipo ‘tutto va bene, Madama La Marchesa…’), appare in profonda crisi e, scomodando i sentimenti, può essere inquadrato nel refrain ‘c’eravamo tanto amati…’. Orbene, profittando della preziosa occasione che mi offre il Question Time, le chiedo il motivo (o i motivi) di questo ‘feeling’ appannato, se non addirittura da … separati in casa (…delle Libertà). Nel rispondere a me e alla città, la prego di evitarci i luoghi comuni, il politichese e, soprattutto, le insincerità. Così, mi creda, se ne avvantaggerà la sua oggettiva popolarità. Popolarità che continua a persistere nonostante …i venti contrari”.

Per il pensionato Nicola Gavazzo, invece, “la stampa locale ha, probabilmente, colto nel segno stigmatizzando l’ubriacatura politica che sta travolgendo gli intelletti della pur premiata classe dirigente di Forza Italia scaraventata nelle fiamme del potere senza i mezzi per reggerne il bagliore. Effettivamente, e al di là di ogni opportunistica, strumentale e becera faziosità, si sta assistendo ad uno spettacolo, perdoni, indecoroso, che porterebbe i cittadini allo sconforto, avendo gli stessi conferito una cospicua messe di voti a lei e alla sua maggioranza. Non è bello, pertanto e nel mentre il centrosinistra si attrezza (?) a rinascere (tra qualche…lustro…di difficile gravidanza), constatare un ancoraggio ai vecchi retaggi della politica: potere per il potere! Ella, da gentiluomo, ha più volte dichiarato che Forza Italia continuerà ad essere la sua fede. Nonostante tutto. Come dire: ‘…ma l’amore no…’”.

Il dottor Dionigi della Vecchia chiede: “Ci può spiegare per cortesia in cosa consisterebbero le…diavolerie dell’assessore Di Santo, detto anche il “Richielieu” dell’esecutivo, contorni e dintorni? Ma è possibile che questo affabile personaggio, abbronzantissimo 12 mesi all’anno, riesca ad imbrigliare ed a rimestare gli elementi classici della politica con l’intento, neppure tanto sofisticato, di capovolgere o, comunque, di rivoluzionare copernicanamente equilibri, prebende ed impegni che sembravano consolidati nella tristemente umana concezione e gestione del potere? Sento parlare di ‘partito del sindaco’ e di ‘campagna acquisti’. Ci aiuti a capire! Ne ha il dovere. E, poi, il Question Time, come lei ha sempre detto (giustamente vantandosi per la primogenitura a livello nazionale), non ha proprio questo compito? Avvicinare il cittadino alle istituzioni, accettare con umiltà le sue perplessità e, più di tutto, fornirgli delle risposte chiare, concrete e …disincrostate”.

Chiude il dottor Antonio Menditto che dichiara: “Sto attraversando un brutto periodo come cittadino, sommerso quotidianamente da spiacevoli notizie che mi giungono dal suo Palazzo istituzionale, e da quelli (molteplici) del Potere, nella forsennata ricerca, mi sembra di capire, della soluzione dei problemi personali ed altrui (ma sempre nell’ambito dei…personali). Temo che, andando avanti (si fa per dire) di questo passo, la macchina amministrativa, già inceppata, si bloccherà definitivamente. Temo, vieppiù, le sue eventuali dimissioni in piena coerenza con il No risoluto ad ogni pateracchio (passato, presente e futuro) che taluno –con protervia- sta tentando di imporle. Ho buona memoria della scorsa consiliatura per ricordare le più volte annunciate, presentate e ritirate dimissioni, basate sul netto rifiuto di ricatti variopinti; per cui la prego, se proprio non ne può fare a meno, di dimettersi, ma non in maniera…penosa. Da parte mia (e sono in buona e valida compagnia) Le chiedo di restare, di respingere papocchi ed affini, e continuare a governare questa bistrattata città che, dopo tutto, le vuole molto bene”.

Domande troppo mielose e troppo di stile “santulliano”, che sembrano essere tanti appoggi serviti al primo cittadino per consentirgli di affondare.

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