Emergenza rifiuti, Ciaramella dichiara la crisi

di Nicola Rosselli

Domenico Ciaramella“L’Asl Ce2 ha certificato che ad Aversa ci sono rischi reali per la salute dei cittadini. A questo punto, nelle prossime ore, a meno di grandi cambiamenti (cosa che reputo impossibile, anche se sono ottimista per natura), credo che mi vedrò costretto ad adottare provvedimenti consequenziali”.

Mimmo Ciaramella, in una delle giornate più convulse da quando ricopre la carica di sindaco di Aversa, è visibilmente sfiduciato. Dopo le dimissioni consegnate prima ad Aversa, nelle mani della segretaria comunale, e poi a Caserta in quelle del prefetto Maria Elena Stasi, insieme agli altri 22 colleghi dei comuni che fanno capo al consorzio GeoEco, sembra aver perso quella verve ottimistica che lo contraddistingue da sempre. Tanto che afferma: “Questa volta penso che siamo giunti ad una situazione di non ritorno. Siamo di fronte ad una crisi che ha dell’incommensurabile. All’epoca della prima emergenza creai una task-force che non ho mai sciolto. In questi giorni siamo di nuovo riuniti o in contatto costante. Per arginare la situazione, con l’intervento della protezione civile e degli addetti della GeoEco, abbiamo provveduto a versare intorno ai cumuli di spazzatura del disinfettante per scongiurare pericoli maggiori”. In alcune zone le ruspe hanno anche fatto in modo che venisse liberata la sede stradale, parzialmente invasa dai rifiuti che, comunque, rimangono sempre a terra. Montagne meno estese, ma più alte. Ciaramella, facendo riferimento agli incendi appiccati ieri sera in varie zone della città, lancia l’ennesimo appello: “Chiedo agli aversani di non dare fuoco alla spazzatura. I gas che si sprigionano sono mille e mille volte più pericolosi dello stazionare dei rifiuti in strada. L’unica cosa che posso dire loro per confortarli è che non mi fermerò”.

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