Riammesse le liste di Iannuzzi e Nicolais

di Redazione

Ciriaco De MitaI ricorsi per le liste presentate da Tino Iannuzzi (Campania democratica per Veltroni) e da Luigi Nicolais (Con Veltroni. Ambiente, innovazione e lavoro) per l’assemblea costituente nazionale del Partito democratico in Campania 2 sono stati accolti.

È questa la decisione del collegio regionale dei garanti del Pd, che si è riunito nella sede della Margherita campana in via Santa Brigida sotto la guida del preside della Facoltà di Giurisprudenza a Salerno Pasquale Stanzione. Una decisione che di fatto fa rientrare nel gioco delle primarie presenze eccellenti, come quella del leader irpino Ciriaco De Mita, del vicepresidente della giunta regionale Antonio Valiante e dell’europarlamentare salernitano Alfonso Andria. Di fronte al mancato rispetto dell’alternanza uomo-donna nell’indicazione dei capilista nella circoscrizione comprendente i collegi delle province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, i garanti hanno deciso di concedere la possibilità ai due schieramenti di regolarizzare la propria posizione entro 48 ore. Una strada che si era fatta largo già nell’accesa discussione svolta nell’Utar (ufficio tecnico amministrativo regionale) ieri l’altro e che alla fine era stata bocciata a maggioranza. Non meno accesa la discussione che ieri si è svolta tra i garanti fino a tarda sera, bloccando di fatto il lavoro dell’Utar, tra l’orientamento che via via si faceva largo per l’accoglimento e le telefonate di molti esponenti politici degli schieramenti opposti che chiedevano il rispetto del regolamento. Non solo. Le divisioni sono emerse anche sulle prescrizioni da imporre ai due schieramenti. E tracce delle nuove liti scoppiate nell’area veltroniana si possono ritrovare nelle parole del candidato alla segreteria regionale Salvatore Piccolo, che è letteralmente infuriato: “Non è possibile che finisca tutto così. Le regole vanno rispettate e il problema è molto serio, non è un cavillo formale come vogliono far credere: è un fatto di sostanza. Qui è in discussione uno dei principi innovatori più rivoluzionari voluti dal comitato dei 45 di Veltroni e non è possibile che dopo tante battaglie per assicurare nuovi spazi alle donne nessuno stigmatizzi l’atteggiamento di Iannuzzi, né chi rappresenta l’associazione Emily, né chi rappresenta Veltroni in città e in regione”. E Piccolo conclude: “A questo punto vogliamo sapere quante altre irregolarità analoghe sono state riscontrate anche per il Campania 1 nazionale e per il regionale, poi valuteremo il da farsi”. Comincia a circolare un’indiscrezione non confermata, secondo cui Piccolo sarebbe pronto a ritirare le proprie liste. In ogni caso la nuova polemica è innescata. Per lo schieramento di Iannuzzi replica il consigliere regionale Dl Pasquale Sommese: “È incomprensibile l’atteggiamento di Piccolo: l’organo dei garanti è previsto dal regolamento, il suo giudizio è inappellabile e va rispettato così come è stato rispettato quello espresso l’altro giorno dall’Utar”. Intanto, con il precedente di Campania 2 passa in secondo piano il ragionamento riguardante irregolarità analoghe già segnalate nella composizione delle liste per Campania 1 che nello schieramento di Iannuzzi dovrebbero riguardare sia gli elenchi per il regionale che quelli per il nazionale (e potrebbero dunque riguardare le discese in campo del governatore Antonio Bassolino e del sindaco Rosa Iervolino).

da “Il Mattino”, giovedì 27.09.07 (di Corrado Castiglione)

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