Ciaramella apre alla minoranza

di Redazione

Domenico CiaramellaAVERSA. Mimmo Ciaramella, sindaco forzista di Aversa alla seconda legislatura e a furor di popolo, allarga le braccia sornione. Giunta fatta, la lista Stabile che lo aveva contrastato alle elezioni praticamente dissolta al sole, opposizione qualificata ma ridotta all’osso dal punto di vista numerico.

Può permettersi quindi anche un gesto alla Sarkozy: «Ho deciso di affidare un importante incarico (non lo dice ma dovrebbe essere la presidenza della Commissione Statuto) ad un rappresentante del centrosinistra, perché se una persona è qualificata e competente deve potere contribuire al benessere della proprio città, indipendentemente Giuseppe Stabiledal colore politico della giunta in carica». Di più Ciaramella non dice ma anche ieri ha voluto dar dimostrazione della volontà di aprire la sua gestione quanto più possibile all’esterno. Si è incontrato con tutti i segretari dei partiti della coalizione di centrodestra e i responsabili delle liste civiche, per discutere, le strategie di sviluppo della città previste dai Por 2007/13. «Si tratta di un appuntamento di rilievo – spiega il primo cittadino – non a caso previsto subito dopo la pausa estiva; l’argomento è davvero prioritario nella mia agenda politico-amministrativa: è necessario, infatti, delineare gli assi di intervento per creare uno sviluppo economico-sociale in tutti i settori, ad ampio raggio e duraturo». Poi Ciaramella aggiunge «è solo il primo passo verso un coinvolgimento che intendo avviare con tutte le forze politiche, compresi i partiti dell’opposizione e le forze che non hanno una rappresentanza in consiglio comunale. Non ho la presunzione e l’arroganza di credere di poter cambiare il volto della città da solo: ho bisogno della partecipazione di tutti quei soggetti che, con azioni propositive, possono e devono dare un contributo fattivo alla realizzazione di una serie di programmi fondamentali per il nostro territorio. Aversa è di tutti». Non da solo ma la presunzione di cambiare Aversa c’è. E allora con quali obiettivi? «Quando sono diventato sindaco – chiarisce Ciaramella – l’attività prevalente era il terziario. Ora, con l’espansione e la moltiplicazione degli ipermercati non si può pensare di puntare tutto sul commercio al dettaglio. Allora bisogna valorizzare davvero le opportunità offerte dal turismo e dalla cultura. Aversa ha solo due alberghi con 150 posti letto, nel week-end sono sempre tutti esauriti. Vuol dire che questo settore può espandersi». E i fondi? «Circa 50-70 milioni verranno dal Por – conclude Ciaramella – visto che siamo stati inclusi tra le città superiori ai 50mila abitanti che accedono a tali finanziamenti. Inoltre ci sono 200 milioni di euro che potranno venire dall’Europa con il progetto Jessica, grazie all’esperienza di presidente dei Comuni italiani che hanno accesso ad Urban ho potuto sfruttare anche tale opportunità. Se ci sapremo fare ci saranno più servizi per tutti, più monumenti e chiese fruibili, più vivibilità e ricchezza. Io ci credo e desidero che anche rappresentanti delle opposizioni, come il professore Rosato, tornino a dare il loro contributo in consiglio comunale».

Il Mattino (CLAUDIO COLUZZI)

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