Pensano di fare la pista di atletica nel Parco Pozzi!….

di Redazione

Parco PozziAVERSA. Realizzare la pista di atletica nel campo profughi, è questa l’idea che sta prendendo corpo tra molti amministratori aversani, la notizia non è ancora ufficiale, ma fonti attendibili ci hanno confermato che almeno tre assessori ed un consigliere comunale di maggioranza sono orientati in tal senso.

Evidentemente quelli che pensano questo staranno sicuramente approfondendo, devono sapere di cosa parlano. Per adesso è solo un’idea, ad occhio una struttura simile è grande quanto uno stadio, essa non serve solo per correre, ma anche per altri sport: salto con l’asta, salto in lungo, salto in alto, lancio del disco, lancio del giavellotto e lancio del martello. Francamente pare pretenzioso voler realizzare una struttura simile, che deve avere anche le tribune ed i servizi collaterali annessi: spogliatoi, sala stampa, parcheggi, magazzino e quant’altro, all’interno del Parco Pozzi, a meno che non si decida di eliminarlo totalmente. In città ci sarebbe una sollevazione popolare e poi si andrebbe ad eliminare l’unico polmone verde all’interno dell’area urbana, uno dei pochi salvati dalle grinfie dei politichetti quartinari aversani. L’idea si presta ad una duplice analisi: la “politica” aversana probabilmente non vuole espropriare qualche area a destinazione agricola, dove nulla magari è seminato, per realizzare la pista di atletica e chissà perchè. Spesso si sono cambiate le destinazioni d’uso per i privati, ma non lo si fa per un qualcosa di interesse pubblico e poi non si rendono conto che una struttura simile, se si riuscisse ad ospitare manifestazioni di livello, creerebbe un indotto economico importante, ma la mente dell’aversano medio, quello che si occupa di cosa pubblica, è focalizzata sul quartino, non sa o non vuole capire che ci sono altre potenzialità che potrebbe sfruttare oltre alle case alveare che vanno costruendo loro. Alcuni obiettano che costa espropriare, beh il lavoro del politico è anche questo spendere bene i soldi della città.

L’altra considerazione è relativa al fatto che l’ambiente politico “aversano”, ma non tutto, è assai provinciale. Non guarda oltre, magari stanno pensando ad una pistina di atletica sui generis, una pistina fatta tanto per. Alla maniera del politico aversano. Non pensano che agevolare i successi sportivi sia un marketing territoriale che se ben gestito farebbe aumentare il valore delle cose che già ci sono, persino dei loro quartini brutti, tutti attaccati tra di loro. Ci sono tanti luoghi in Italia dove andare a vivere, e sul perchè dalle nostre parti comprano case in alveari senza servizi non si capisce. La classe dirigente aversana dovrebbe capire che i soldi non si fanno solo con le case ma anche diversificando, i loro eletti nelle amministrazioni, spesso zeppe di persone palesemente analfabete, che ovviamente non hanno pensato all’esistenza di altre risorse oltre i quartini. Il turismo è la prima industria nazionale, gli alberghi dove sono? Un’altra chicca rigurada i fondi della pista di altetica, ma su questo rimandiamo a qualche prossima puntata.

Salvatore Pizzo – Corriere di Aversa e Giugliano.it

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