Fusti tossici sotto la superstrada

di Redazione

fusti tossiciCASALUCE. Casa comunale, guardia medica, due scuole dell’obbligo e a breve scadenza anche i nuovi alloggi dell’Iacp. È in questa fascia di territorio, situata al confine con Frignano, che, secondo quanto previsto dagli strumenti urbanistici in vigore, risiede il futuro del paese.

Ma a guardarla oggi, la nuova area dei servizi, con la raccapricciante immagine che offre, appare distante anni luce da ogni forma di sviluppo. Via Campoluongo, l’arteria che l’attraversa, è disseminata di sacchetti di immondizia. La vicina via Sant’Erasmo, soggetta ad allagamenti e invasa da rifiuti di ogni genere, è stata preclusa al traffico veicolare. E, sotto i piloni della superstrada, trova testimonianza un gravissimo scempio ambientale. Qui, infatti, è da più di tre settimane che sono stati rinvenuti dieci fusti contenenti solventi chimici, residuo di attività serigrafiche. Nonostante l’intervento dell’Arpac, che ha constatato la tossicità dei materiali abbandonati, i contenitori ancora non sono stati rimossi. L’area è stata posta sotto sequestro, ma per giorni e giorni dai fusti aperti sono fuoriuscite sostanze che si sono infiltrate nel terreno. Il medico di base, Giacomo Campanile, lancia l’allarme. “Quei fusti costituiscono un altro attentato alla salute”, denuncia Campanile, in prima linea per individuare una società in grado di raccogliere e smaltire al più presto i solventi chimici abbandonati. Intanto, la commissione straordinaria cerca di fornire una risposta all’emergenza puntando sulla differenziata. I cassonetti per la raccolta della plastica, dell’alluminio e della carta, sono stati collocati proprio nello spiazzale della casa comunale. “Un modo per dare il buon esempio e per esprimere al meglio la volontà di un cambiamento radicale”, ha commentato il direttore contabile dell’ente, Nicola Auricchio. Ma, nonostante i buoni propositi, oggi la situazione non sembra affatto facile. Con la protesta attuata dalla ditta Aprile (appaltatrice uscente del servizio di nettezza urbana), agli operatori del consorzio Geoeco è stato impedito di prelevare i rifiuti differenziati e il cortile del municipio si presenta come una discarica a cielo aperto. Tuttavia, c’è ancora qualche speranza. “Nonostante le difficoltà, con i cassonetti della casa comunale, i rifiuti per strada sono diminuiti e presto, con l’aumento della quota di conferimento, da 100 a 130 quintali, le cose andranno anche meglio”, ha osservato Antonio Graziano, esponente dei Verdi.

da Il Mattino, martedì 10.07.07 (di Alessandra Tommasino)

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